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Governo Gentiloni, Denis Verdini chiede un ministero. "Siamo parte integrante della maggioranza"
La casella più "pesante" da riempire è quella che il Presidente del Consiglio incaricato lascia vuota, alla Farnesina. Ancora in pista sarebbe il nome di Piero Fassino. Secondo alcune voci che arrivano da fonti parlamentari, però, potrebbe essere Angelino Alfano a traslocare dal Viminale. Il Movimento 5 stelle e la Lega fanno sapere che diserteranno i colloqui
Verdini: Incontro con Gentiloni? E' andato benissimo
L'incontro con il presidente incaricato Paolo Gentiloni è andato "benissimo". Così Denis Verdini leader di Ala-Scelta Civica al termine delle consultazioni alla Camera. La richiesta ora, riferiscono fonti parlamentari, e' quella di un riconoscimento per il lavoro svolto a sostenere la maggioranza. E quindi ad essere rappresentata anche formalmente nel nuovo esecutivo, anche a fronte del peso di Ncd avuto nel governo Renzi. Il colloquio tra la delegazione di Ala-Scelta civica e Gentiloni e' durato pochi minuti e nell'incontro tenutosi nella sala del Cavaliere di Montecitorio non sarebbero stati fatti nomi ne' si sarebbe parlato di numeri. Noi - questo la mano tesa di Verdini - vogliamo essere parte integrante di questa maggioranza, non rimanerne piu' fuori. Sul tavolo c'e' la possibilita' che un esponente di Ala entri a far parte della squadra di Gentiloni, oppure una promozione per Zanetti, ora vice ministro all'Economia. Mentre sono in calo, riferiscono sempre fonti parlamentari, le 'chances' per un ingresso di Marcello Pera, l'ex presidente del Senato che ha guidato il Comitato per il Si' di Ala.
Nessun disconoscimento dell'attivita' del governo Renzi: Paolo Gentiloni parte da questo assunto nel lavoro per formare la nuova squadra. E la possibilita' che vengano toccate pochissime caselle e' la conferma che il premier incaricato non intende aprire fronti nel Pd e nella maggioranza che ha sostenuto l'esecutivo precedente. Il governo pero' dovra' avere numeri ampi per la fiducia. Ecco perche' se c'e' da fare innesti si procedera', spiegano fonti parlamentari dem, a 'promozioni' sul Senato e non sara' toccato chi e' al governo e risiede a palazzo Madama. Il timore, spiegano le stesse fonti, e' che si inneschi, perfino tra i renziani, un gioco di veti incrociati: ecco perche' qualora non si trovasse la quadra sul nome del ministero degli Esteri potrebbe ritornare in gioco la 'carta Belloni', come prosecuzione di un lavoro alla Farnesina.
Difficile che al governo vada l'attuale capogruppo alla Camera, Romano, piu' facile che ci sia qualche tecnico d'area. Per quanto riguarda gli altri nomi non dovrebbe essere toccata la delegazione di Ncd, anche se girano voci non confermate di un trasloco di Alfano proprio alla Farnesina dove pero' al momento viene dato per favorito Calenda. Data per uscente dalla squadra e' Stefania Giannini (in vantaggio per l'Istruzione e' la franceschiniana Puglisi mentre Cuperlo avrebbe rifiutato l'offerta), a rischio anche la Madia e Poletti mentre gli altri componenti dell'esecutivo Renzi, a partire da Orlando, Franceschini e Orlando, non dovrebbero essere toccati. Un ingresso probabile nel nuovo esecutivo e' quello di Fassino.