MONDO
"Piano di aiuti da 86 miliardi non basta"
Grecia. Fmi: salvataggio insufficiente, debito ellenico insostenibile
Secondo un rapporto riservato del Fondo Monetario e inviato all'Ue, i creditori dovranno accettare di rinunciare a parte dei fondi dati alla Grecia in questi anni - un nuovo haircut (taglio) del debito che Atene ha con i partner - o consentire al governo ellenico di non pagare nulla per almeno 30 anni. Oggi il segretario al Tesoro Usa Jack Lew incontra Draghi. Entro mezzanotte il Parlamento di Atene dovrà votare le misure richieste dall'Europa
Atene (Grecia)
La situazione greca è molto peggiore di quanto si potesse immaginare. Secondo un rapporto riservato del Fondo monetario internazionale, ma conosciuto dai leader dell'Eurozona quando lunedì hanno concordato il terzo piano di salvataggio di Atene, i creditori Ue - riferisce il Financial Times - dovranno fare "molto di piu" di quanto finora previsto, ossia accettare di rinunciare a parte dei fondi dati alla Grecia in questi anni - un nuovo haircut (taglio) del debito che Atene ha con i partner - o consentire al governo ellenico di non pagare nulla per almeno 30 anni. I livelli attuali del debito di Atene - scrive il Fmi - sono "insostenibili". Per l'istituto di Washington, inoltre, lo stesso piano di salvataggio (il terzo dal 2010) da 86 miliardi concordato all'Eurosummit due giorni fa è del tutto insufficiente.
Le nuove proiezioni contenute nel rapporto del Fmi stimano che il debito pubblico di Atene il prossimo anno sarà pari al 200% del Pil contro il 177% finora stimato (lo aveva anticipato all'Eurosummit il ministro delle Finanze di Malta, ndr), in parte a causa della recessione che peggiorerà nel 2015 dopo la timida ripresa registrata a fine dello scorso anno. Fino al 2022, inoltre, il debito greco resterà intorno al 177% contro il 142% stimato: "Il drammatico deterioramento della sostenibilità del debito rende necessario un alleggerimento del debito su una scala che va molto oltre quanto è stato finora previsto", si legge nel nuovo studio.
L'analisi fatta filtrare dall'Fmi è in sintesi sia un assist al suo azionista di maggioranza, gli Usa (da oggi il ministro del Tesoro Jaxck Lew sarà in Europa e vedrà tra gli altri il presidente della Bce, Mario Draghi) che da settimane chiedono un taglio del debito greco, che alla Germania e alla nettissima maggioranza dei partner dell'Eurozona che non volevano salvare Atene (come ha raccontato lo stesso Tsipras, solo Francia, Italia e Cipro hanno difeso la Grecia) e da ultimo, un allarme per i creditori Ue di Atene. Il Fondo, proprio per le sue regole costitutive, non potrà continuare a sostenere in alcun modo la Grecia, sia perché è al momento "in arretrato" di 2 miliardi di dollari di prestiti non rimborsati, sia perché non può prestare soldi ad un Paese il cui debito sia "insostenibile".
Intanto, per oggi ad Atene - entro mezzanotte il Parlamento dovrà votare le misure imposte dall'Europa al Paese in sede di Eurosummit - è annunciata una raffica di scioperi: si fermeranno gli statali, la metro starà ferma dalle 5 alle 9 e poi forse di nuovo in giornata, le farmacie hanno annunciato una serata contro le ventilate liberalizzazioni. Finora le proteste sono state sempre ordinate. Ma per misura precauzionale attorno a piazza Syntagma sono spuntati agenti in tenuta antisommossa.
Le nuove proiezioni contenute nel rapporto del Fmi stimano che il debito pubblico di Atene il prossimo anno sarà pari al 200% del Pil contro il 177% finora stimato (lo aveva anticipato all'Eurosummit il ministro delle Finanze di Malta, ndr), in parte a causa della recessione che peggiorerà nel 2015 dopo la timida ripresa registrata a fine dello scorso anno. Fino al 2022, inoltre, il debito greco resterà intorno al 177% contro il 142% stimato: "Il drammatico deterioramento della sostenibilità del debito rende necessario un alleggerimento del debito su una scala che va molto oltre quanto è stato finora previsto", si legge nel nuovo studio.
L'analisi fatta filtrare dall'Fmi è in sintesi sia un assist al suo azionista di maggioranza, gli Usa (da oggi il ministro del Tesoro Jaxck Lew sarà in Europa e vedrà tra gli altri il presidente della Bce, Mario Draghi) che da settimane chiedono un taglio del debito greco, che alla Germania e alla nettissima maggioranza dei partner dell'Eurozona che non volevano salvare Atene (come ha raccontato lo stesso Tsipras, solo Francia, Italia e Cipro hanno difeso la Grecia) e da ultimo, un allarme per i creditori Ue di Atene. Il Fondo, proprio per le sue regole costitutive, non potrà continuare a sostenere in alcun modo la Grecia, sia perché è al momento "in arretrato" di 2 miliardi di dollari di prestiti non rimborsati, sia perché non può prestare soldi ad un Paese il cui debito sia "insostenibile".
Intanto, per oggi ad Atene - entro mezzanotte il Parlamento dovrà votare le misure imposte dall'Europa al Paese in sede di Eurosummit - è annunciata una raffica di scioperi: si fermeranno gli statali, la metro starà ferma dalle 5 alle 9 e poi forse di nuovo in giornata, le farmacie hanno annunciato una serata contro le ventilate liberalizzazioni. Finora le proteste sono state sempre ordinate. Ma per misura precauzionale attorno a piazza Syntagma sono spuntati agenti in tenuta antisommossa.