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Crisi
Grecia, Reuters: "Solo 2 mld in cassa". Ministero Finanze smentisce
Il ministero delle finanze greco definisce "infondate" le indiscrezioni sui 2 miliardi di euro in cassa per pagare stipendi pubblici e pensioni.
Reuters in una esclusiva sul suo sito aveva citato le parole di un alto funzionario del ministero rimasto anonimo: "Sono davvero gli ultimi soldi che rimangono allo Stato". Secondo quanto riportato dall'agenzia stampa, "La Grecia dovrà far ricorso alla totalità delle proprie risorse finanziarie - tenendo conto dell'intero settore pubblico pari a due miliardi di euro - per il pagamento dei salari degli impiegati pubblici e delle pensioni da corrispondere a fine mese".
La notizia ha provocato l'immediata replica del ministero greco. Nel caso fosse stata confermata, infatti, avrebbe significato l'impossibilità di Atene di rimborsare le scadenze dovute al Fondo monetario internazionale (quasi un miliardo nella prima metà di maggio).
Nonostante le indiscrezioni il rischio per la Grecia resta alto. La Commissione Ue ha espresso insoddisfazione sui progressi fatti finora da Atene, tanto che l'ipotesi di un accordo in occasione dell'Eurogruppo a Riga, in programma il 24 aprile, diventa sempre più lontana. E Niente accordo significa niente aiuti per il Paese con un alto rischio default a maggio, in vista delle nuove scadenze sui prestiti al Fondo monetario internazionale.
Intanto - secondo quanto riporta Bloomberg - i maggiori creditori della Grecia non vorrebbero l'uscita del Paese dell'area euro e starebbero valutando gli scenari per prevenire questa possibilità, inclusa la cancelliera Angela Merkel. Mentre la Bce, secondo quanto riferito da un esponente del governo ellenico, "aiuterà" nel trovare una soluzione per il Paese.