MONDO
Il premier ellenico
Grecia, Tsipras: "Pronti a grande no su cattivo accordo"
"La nostra proposta assicura che centreremo gli obiettivi di bilancio fissati dalle istituzioni per il 2015 e 2016", dice il leader di Syriza mentre la banca centrale avverte: "Senza accordo fuori da euro e Ue". Domani in programma l'eurogruppo
Tsipras ha aggiunto di non avere paura di prendere decisioni difficili e ha spiegato che sui tagli alle pensioni non si può fare di più: la proposta greca elimina gradualmente l'opzione del pensionamento anticipato da 2016 - ha precisato - e genererà risparmi aggiuntivi per 2,5 miliardi nel periodo 2016-2022. Per il premier greco ottenere risparmi per 1,8 miliardi nel 2016 solo dai tagli alle pensioni non è possibile mentre la proposta greca porterà risparmi per 300 milioni. "La richiesta di reperire risparmi con tagli alle pensioni è incomprensibile - ha aggiunto - se i leader europei insistono su questa incomprensibile richiesta, si assumeranno il costo di conseguenze che non porteranno benefici a nessuno".
Nessun passo avanti dunque sulla soluzione del caos ellenico con Atene e i creditori internazionali distanti sulle rispettive posizioni. Latita ancora l'accordo che dovrebbe permettere di sbloccare 7,2 miliardi di aiuti internazionali, in cambio di riforme strutturali da parte del governo di Syriza, e di attingere ad altri liquidi dai fondi salva-Stati, mentre è proprio la banca centrale di Atene, in suo report, a lanciare l'allarme: "Il fallimento nel raggiungere un accordo segnerebbe l'inizio di un corso pericoloso che indurrebbe, inizialmente, a un default e, successivamente, all'uscita dall'euro, e probabilmente, dall'Unione europea. Raggiungere un accordo con i nostri partner è un imperativo che non possiamo permetterci di ignorare".
Si affievoliscono così le speranze di arrivare all'Eurogruppo di giovedì con un accordo o almeno una bozza: "La palla è nel campo greco, non c'è molto da dire, i ministri finanziari della zona euro domani a Lussemburgo faranno il punto della situazione del negoziato e il ministro greco illustrerà le sue valutazioni", dicono fonti europee alle agenzie internazionali ripetendo il ritornello degli ultimi giorni, dopo le accuse di Alexis Tsipras e le repliche di Jean Claude Juncker che hanno surriscaldato le ultime ore. Il presidente della Commissione Ue, però, starebbe pensando di provare una mediazione in extremis. E il presidente dell'Eurogruppo, il falco JeroenDijsselbloem, dice: "Il tempo sta per finire, ma un accordo è ancora possibile, anche siamo contrari alla svalutazione del debito".
"Per l'accordo ci sono le precondizioni tecniche, il problema è di volontà politica" aggiunge il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, mentre il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, gli fa eco: "Quello di domani non sarà un incontro conclusivo, ma è falso dire che imponiamo l'austerità".