ECONOMIA
Entro il 20 agosto
Grecia, accordo vicino, proseguono i negoziati. Berlino frena: "Priorità completezza, non rapidità"
Sembra sempre vicina l'intesa per il terzo pacchetto di aiuti da 86 miliardi di euro. Berlino: "Desiderabile chiudere la trattativa ma la tempistica resta un fattore secondario"
Ieri la Grecia e i creditori internazionali hanno raggiunto un primo accordo sull'avanzo
primario greco che dovra' essere dello 0,5% nel 2016 e dell'1% nel 2017. La Reuters lo apprende da fonti ufficiali, che hanno chiesto l'anonimato.
Sabato, il ministro delle Finanze, Euclid Tsakalotos, e quello dell'Economia, Giorgos Stathakis, si sono riuniti con i tecnici di Bce, Fmi e Esm per finalizzare la bozza del programma di aiuti da 86 miliardi di euro. Tra le principali questioni che rimangono ancora irrisolte sembrano essere quelle riguardanti i crediti in sofferenza, il nuovo fondo per le privatizzazioni, il settore energetico e la contrattazione collettiva.
Su un accordo imminente Berlino frena. La Germania ritiene che "un accordo completo è più importante di un accordo veloce" tra la Grecia e i suoi creditori. Così Steffen Seibert, portavoce della cancelliera tedesca Merkel, che nel corso di una conferenza stampa ha affermato che "una conclusione rapida dei negoziati sarebbe auspicabile, ma non dobbiamo dimenticare che si tratta di un programma di tre anni. Pertanto la completezza supera la rapidità"
Intanto il vice ministro delle Finanze greco Tryfon Alexiadis ha annunciato che entro settembre le autorità fiscali elleniche porteranno a termine una vasta serie di controlli
incrociati fra depositi in banca e dichiarazioni dei redditi relative al periodo 2000-2012 di migliaia di cittadini greci in cui sono state rilevate forti incongruenze. Il governo sta anche pensando ad una modifica della tassazione degli armatori: "In tempi critici hanno dimostrato i loro sentimenti patriottici - da detto Alexiadis - ora dovranno dimostrare che amano il loro Paese. Ma prima di prendere decisioni se ne discuterà con loro".