MONDO
Il riconoscimento
Oslo, il Nobel per la Pace 2014 va alla pachistana Malala e all'indiano Satyarthi
La 17enne Malala è stata vittima di un attentato talebano nel 2012 perché difendeva il diritto delle bambine allo studio. Il 60enne Satyarthi è un attivista dei diritti dell'infanzia. Sono stati premiati per la loro lotta a favore dei bambini e del loro diritto all'istruzione
Oslo
ll Nobel per la Pace 2014 è andato all'indiano, Kailash Satyarthi, 60 anni, attivista dei diritti dell'infanzia e a Malala Yousafzai, la ragazzina pachistana che nel 2012 rimase vittima di un attentato dei talebani per il suo impegno a favore del diritto delle bambine di andare a scuola. Lo ha annunciato Thorbjoern Jagland, il presidente del Comitato del Nobel norvegese al Nobel Institute di Oslo.
La motivazione del premio
Il comitato di Oslo ha deciso di premiare una coppia di attivisti, "per la loro lotta contro l'oppressione dei bambini e dei ragazzi e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione".
"I bambini - si legge nel comunicato che accompagna il Premio - devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni d'età ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare - si legge ancora nella motivazione- gli abusi sui bambini portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione". Nella motivazione, il Comitato ha anche sottolineato l'importanza del fatto che "un indu e una musulmana, un indiano e una pachistana, siano uniti nel comune impegno per l'istruzione e contro l'estremismo".
Satyarthi "continua la tradizione di Gandhi"
"Mostrando grande coraggio personale Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici": è quanto si legge nella motivazione del comitato norvegese del Nobel. "Ha anche contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini", aggiunge il testo.
Malala, lotta eroica per diritto delle bambine allo studio
"Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all'istruzione ed ha mostrato con l'esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più pericolose". Questa la motivazione per il premio alla giovane attivista pachistana. "Attraverso la sua lotta eroica è diventata una portavoce importante del diritto delle bambine all'istruzione".
Malala la più giovane vincitrice
Malala Yousafzay è la persona più giovane ad essere insignita del Nobel nella storia di tutte le categorie del premio. Secondo il sito 'nobelprize.org', infatti, ha sostituito in testa alla classifica dei Nobel più giovani il premio per la Fisica Lawrence Bragg, che nel 1915 - quando ricevette questo riconoscimento - aveva 25 anni. Malala è la 46ma donna a ricevere il Nobel tra il 1901 e il 2014.
Mentre a Oslo le assegnavano il Premio Nobel per la Pace, Malala era "a scuola, come sempre" a Birmingham. Lo ha detto una portavoce della società che gestisce la sua immagine.
Le congratulazioni della Santa Sede
"A nome della Santa Sede faccio i complimenti ai vincitori del Premio Nobel per la Pace". Così padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, aprendo una conferenza stampa oggi in Vaticano riguardo al ruolo della Chiesa nella Prima Guerra Mondiale. "Sappiamo quanto sia importante il ruolo delle donne", riferendosi a Malala. Tra i candidati al Nobel per la Pace figurava anche il nome di Papa Francesco.
I complimenti di Renzi
"Complimenti a Malala, Nobel per la pace, che all'Onu disse: 'Abbiamo capito l'importanza delle penne e dei libri quando abbiamo visto le armi'". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Obama: "Passione di Malala ha ispirato il mondo"
L'assegnazione del Nobel a Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi "è una vittoria per tutti coloro che combattono per sostenere la dignità di ogni essere umano", ha affermato il presidente Obama, sottolineando che "la passione e determinazione della giovane pachistana ha ispirato il mondo e Satyarthi ci ricorda il dovere di difendere i più vulnerabili".
La motivazione del premio
Il comitato di Oslo ha deciso di premiare una coppia di attivisti, "per la loro lotta contro l'oppressione dei bambini e dei ragazzi e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione".
"I bambini - si legge nel comunicato che accompagna il Premio - devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni d'età ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare - si legge ancora nella motivazione- gli abusi sui bambini portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione". Nella motivazione, il Comitato ha anche sottolineato l'importanza del fatto che "un indu e una musulmana, un indiano e una pachistana, siano uniti nel comune impegno per l'istruzione e contro l'estremismo".
Satyarthi "continua la tradizione di Gandhi"
"Mostrando grande coraggio personale Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici": è quanto si legge nella motivazione del comitato norvegese del Nobel. "Ha anche contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini", aggiunge il testo.
Malala, lotta eroica per diritto delle bambine allo studio
"Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all'istruzione ed ha mostrato con l'esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più pericolose". Questa la motivazione per il premio alla giovane attivista pachistana. "Attraverso la sua lotta eroica è diventata una portavoce importante del diritto delle bambine all'istruzione".
Malala la più giovane vincitrice
Malala Yousafzay è la persona più giovane ad essere insignita del Nobel nella storia di tutte le categorie del premio. Secondo il sito 'nobelprize.org', infatti, ha sostituito in testa alla classifica dei Nobel più giovani il premio per la Fisica Lawrence Bragg, che nel 1915 - quando ricevette questo riconoscimento - aveva 25 anni. Malala è la 46ma donna a ricevere il Nobel tra il 1901 e il 2014.
Mentre a Oslo le assegnavano il Premio Nobel per la Pace, Malala era "a scuola, come sempre" a Birmingham. Lo ha detto una portavoce della società che gestisce la sua immagine.
Le congratulazioni della Santa Sede
"A nome della Santa Sede faccio i complimenti ai vincitori del Premio Nobel per la Pace". Così padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, aprendo una conferenza stampa oggi in Vaticano riguardo al ruolo della Chiesa nella Prima Guerra Mondiale. "Sappiamo quanto sia importante il ruolo delle donne", riferendosi a Malala. Tra i candidati al Nobel per la Pace figurava anche il nome di Papa Francesco.
I complimenti di Renzi
"Complimenti a Malala, Nobel per la pace, che all'Onu disse: 'Abbiamo capito l'importanza delle penne e dei libri quando abbiamo visto le armi'". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Obama: "Passione di Malala ha ispirato il mondo"
L'assegnazione del Nobel a Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi "è una vittoria per tutti coloro che combattono per sostenere la dignità di ogni essere umano", ha affermato il presidente Obama, sottolineando che "la passione e determinazione della giovane pachistana ha ispirato il mondo e Satyarthi ci ricorda il dovere di difendere i più vulnerabili".