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MONDO

Vaticano

Il Papa all'Angelus: "Prego per Genova duramente colpita dall'alluvione"

Parole anche sulla missione della Chiesa: "Chi è disprezzato dalla società è oggetto dell'amore Dio"

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"In questo momento il nostro pensiero va alla città di Genova duramente colpita dall'alluvione. Assicuro la mia preghiera per la vittima e per quanti hanno subito gravi danni. La Madonna della Guardia sostenga la cara popolazione genovese nell'impegno solidale per superare la dura prova". Il pensiero di Papa Francesco durante l'Angelus è andato alla città ligure. Una preghiera quella del Pontefice, insieme alla piazza, rivolta alla Madonna della Guardia, il cui 'omonimo santuario si trova sulla cima del monte Figogna, nei dintorni di Genova.

Ma il fulcro delle parole di Bergoglio è stato sulla Chiesa.  "Tutti siamo chiamati a non ridurre il Regno di Dio nei confini della 'chiesetta', ma a dilatare la Chiesa alle dimensioni del Regno di Dio" ha detto il Papa prima di recitare l'Angelus dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro. "La bontà di Dio - ha spiegato - non ha confini e non discrimina nessuno", "il banchetto è universale" e "a tutti è data la possibilità di rispondere al suo invito", "nessuno ha il diritto di sentirsi privilegiato o di rivendicare un'esclusiva". "Tutto questo - ha rimarcato papa Bergoglio - ci induce a vincere l'abitudine di collocarci comodamente al centro, come facevano i capi dei sacerdoti e dei farisei, per aprirci alle periferie, riconoscendo che anche chi sta ai margini è oggetto della generosità di Dio". "Non dobbiamo - ha aggiunto a braccio - per aprirci alle periferie, riconoscendo che anche chi sta ai margini, addirittura colui che è rigettato e disprezzato dalla società, è oggetto" dell'amore di Dio.

Per il banchetto, ha anche detto il Papa, serve "la veste nuziale", ma non possiamo dire di averla "se non viviamo l'amore a Dio e al prossimo, la fede - ha sottolineato papa Francesco - richiede la testimonianza della carità, va manifestata in concreti atteggiamenti di solidarietà e di servizio verso i nostri fratelli, specialmente i più deboli, e fra questi deboli ci sono i perseguitati".
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