Il golf torna sport olimpico: a Rio 2016 le prime medaglie dopo 112 anni

di Andrea Bettini 04 settembre 2015Camicia e giacca per gli uomini, cappellino e abiti lunghi fino alle caviglie per le donne. L’ultima volta che si è giocato a golf alle Olimpiadi, gli atleti vestivano così. Accadde nel 1904, a Saint Louis, poi per oltre un secolo i green sono scomparsi dal mondo a cinque cerchi. Il ritorno avverrà il prossimo agosto a Rio de Janeiro: rispetto a quell'epoca lontana di cui restano poche foto in bianco e nero, sarà un’edizione molto più colorata e, si spera, tinta anche un po’ di azzurro.
 
I tornei olimpici
Il programma di Rio 2016 prevede un torneo individuale maschile e uno individuale femminile, ciascuno con 60 partecipanti, da disputare nella Reserva Marapendi di Barra da Tijuca. Le regole di accesso sono molto diverse rispetto a quelle di 112 anni fa, quando a giocare tra gli uomini si presentarono 77 statunitensi e 3 canadesi. Oggi il golf è uno sport assai più diffuso in giro per il mondo, un aspetto che ha sicuramente contribuito alla sua riammissione fra le discipline olimpiche, e i Paesi partecipanti saranno molti di più.

La lotta per volare a Rio 
Salvo sorprese, l’Italia dovrebbe poter contare su due rappresentanti sia tra gli uomini sia tra le donne. A decidere tutto sarà il ranking mondiale dell’11 luglio 2016. In campo maschile, se il numero 48 al mondo Francesco Molinari è praticamente certo del posto, per l'altro sarà battaglia. Il giovane astro nascente Renato Paratore, 18 anni, sta accumulando punti: in nove mesi ha scalato 1000 posizioni in graduatoria. Ora è 450esimo e si sta avvicinando rapidamente ai più titolati Edoardo Molinari (242 del ranking) e Matteo Manassero (432 al mondo). Tra le donne, Giulia Sergas è 274esima e dovrà vedersela soprattutto con Diana Luna (306), Giulia Molinaro (323) e Margherita Rigon (371).
 
Le ambizioni dell'Italia 
Il golf a cinque cerchi ha già regalato soddisfazioni all’Italia. È accaduto lo scorso anno alle Olimpiadi giovanili di Nanchino, dove Renato Paratore ha vinto l’oro nell’individuale maschile e un bronzo con Virginia Carta nella gara a squadre, prova che non sarà presente in Brasile. A Rio, nei Giochi veri e propri, il primo obiettivo per la pattuglia azzurra sarà ben figurare. In questo sport però la testa conta almeno quanto la tecnica: su un palcoscenico così importante la pressione per tutti sarà altissima e le sorprese saranno sicuramente dietro l’angolo.