MONDO
Offesniva mediativa del Califfato
L'Isis minaccia l'Europa con un video: "Uomini, preparate le cinture esplosive, ci vendicheremo"
I video con i proclami dello Stato islamico sono pubblicati su Youtube e rilanciati
dai media egiziani, nel giorno della visita del segretario americano Kerry. Obama nel suo discorso settimanale: "Evitare in Iraq gli errori del passato"
RaiNews24 ne aveva già dato notizia l'11 settembre a poche ore dalla pubblicazione su YouTube.
Intanto oggi il segretario di Stato americano si è recato al Cairo. L'obbiettivo è di allargare la coalizione contro l'Isis, ma l'Egitto - secondo quanto riporterebbero fonti della stampa - avrebbe già dichiarato di non essere disponibile ad inviare armi. Le relazioni tra Washington e Il Cairo si sono raffreddate, un anno fa, quando i militari rovesciarono l'esecutivo dell'islamista Mohamed Morsi. Il Cairo accusa Washington di aver appoggiato la Fratellanza Musulmana, e di aver ridotto gli aiuti militari al Paese; ma il governo del generale Abdel Fattah al Sisi considera i jihadisti una minaccia esattamente come l'Occidente.
Obama: "Evitare gli errori del passato"
Se non affrontati, i terroristi dell'Isis "possono essere una minaccia che va oltre il Medio Oriente, compresi gli Stati Uniti", ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo però che per sconfiggerli, "dobbiamo usare la nostra forza con saggezza. Dobbiamo evitare di ripetere gli errori del passato". "La forza militare americana non ha eguali, ma questa non può essere una battaglia solo dell'America", ha detto nel corso del suo consueto discorso settimanale diffuso via radio e web.
Iraq: 12 mila soldati dispersi da inizio offensiva contro l'Isis
Dodicimila soldati dell'esercito iracheno risultano dispersi a partire dall'offensiva lanciata a giugno nel nord del Paese dall'Isis. Lo rende noto il comitato per la sicurezza della provincia di Salahuddin, secondo cui è probabile che molti di loro siano caduti nelle mani dei jihadisti. Il comitato non fa alcuna stima sui disertori, nonostante si siano verificati alcuni episodi nei mesi scorsi, quando le forze del governo di Baghdad si sono date alla fuga davanti all'offensiva jihadista. Un portavoce del comitato, Khalid Jassam ha aggiunto che "ormai risulta praticamente certo che circa 1.700 soldati della base Speicher siano stati massacrati e che solo pochi siano riusciti a salvarsi".
Mentre continuano gli sforzi americani per allargare la coalizione contro i jihadisti dello Stato Islamico, arriva la nuova minaccia. L'Isis annuncia la guerra contro l'Europa e i cristiani in Siria". I proclami sono stati resi noti in due video pubblicati su Youtube e rilanciati solo oggi dai media egiziani, poi a cascata dalle agenzie di stampa italiane. Si fa appello ai combattenti perché "si preparino e indossino le cinture esplosive".
Intanto oggi il segretario di Stato americano si è recato al Cairo. L'obbiettivo è di allargare la coalizione contro l'Isis, ma l'Egitto - secondo quanto riporterebbero fonti della stampa - avrebbe già dichiarato di non essere disponibile ad inviare armi. Le relazioni tra Washington e Il Cairo si sono raffreddate, un anno fa, quando i militari rovesciarono l'esecutivo dell'islamista Mohamed Morsi. Il Cairo accusa Washington di aver appoggiato la Fratellanza Musulmana, e di aver ridotto gli aiuti militari al Paese; ma il governo del generale Abdel Fattah al Sisi considera i jihadisti una minaccia esattamente come l'Occidente.
Obama: "Evitare gli errori del passato"
Se non affrontati, i terroristi dell'Isis "possono essere una minaccia che va oltre il Medio Oriente, compresi gli Stati Uniti", ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo però che per sconfiggerli, "dobbiamo usare la nostra forza con saggezza. Dobbiamo evitare di ripetere gli errori del passato". "La forza militare americana non ha eguali, ma questa non può essere una battaglia solo dell'America", ha detto nel corso del suo consueto discorso settimanale diffuso via radio e web.
Iraq: 12 mila soldati dispersi da inizio offensiva contro l'Isis
Dodicimila soldati dell'esercito iracheno risultano dispersi a partire dall'offensiva lanciata a giugno nel nord del Paese dall'Isis. Lo rende noto il comitato per la sicurezza della provincia di Salahuddin, secondo cui è probabile che molti di loro siano caduti nelle mani dei jihadisti. Il comitato non fa alcuna stima sui disertori, nonostante si siano verificati alcuni episodi nei mesi scorsi, quando le forze del governo di Baghdad si sono date alla fuga davanti all'offensiva jihadista. Un portavoce del comitato, Khalid Jassam ha aggiunto che "ormai risulta praticamente certo che circa 1.700 soldati della base Speicher siano stati massacrati e che solo pochi siano riusciti a salvarsi".