MONDO
I negoziati a Vienna
Iran, intesa sul nucleare rinviata. Rouhani: "Ci sarà l'accordo definitivo"
Gli incontri nella capitale austriaca tra i rappresentanti della Repubblica islamica e i Paesi del '5+1' (Cina, Stati Uniti, Francia, Gb e Russia più la Germania), con l'ex responsabile della politica estera dell'Ue Catherine Ashton. Il ministro degli Esteri Mogherini: accordo fondamentale per la "sicurezza nella Regione". Il segretario di Stato Usa Kerry: "L'obiettivo è di arrivare a un accordo in quattro mesi"
ha definito molto duri.
Il ministro degli Esteri italiano e alto Rappresentante per la politica estera Ue ha ribadito che un accordo è fondamentale per la "sicurezza nella Regione". Mogherini ha anche aggiunto che starebbe procedendo non "verso un accordo qualunque ma verso un buon accordo".
Rouhani: "Superati ostacoli importanti"
Affermazioni che gettano nuove luce su una trattativa, che era sembrata naufragare nelle ultime ore. Rohuani ha sottolineato che durante i colloqui a Vienna si sono superati i principali ostacoli. Rappresentanti iraniani incontreranno ancora le potenze (Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Germania) in dicembre, anche se data e luogo non sono stati ancora definiti.
Mogherini: "Passi avanti"
Il negoziato con l'Iran non si deve interrompere. Lo dice l'alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, parlando a Strasburgo a margine della plenaria del Parlamento europeo, rilevando che "ci sono stati leggeri passi avanti". Mogherini aggiunge che "c'è una certa delusione, ma ci sono anche segnali incoraggianti, che possono far fare passi avanti" verso "non un accordo qualsiasi, ma un buon accordo", che arrivi "nelle prossime settimane o nei prossimi mesi".
Kerry: "Arrivare ad un accordo in 4 mesi"
L'Iran e le potenze del '5+1' hanno fatto "importanti progressi" a Vienna, pur non riuscendo a chiudere entro la scadenza di oggi un accordo sul nucleare. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry esortando a non rinunciare ai negoziati con Teheran. "L'obiettivo è di arrivare a un accordo in quattro mesi, con un accordo definitivo in sette mesi. Continueremo a lavorare e ci incontreremo a dicembre".
I nodi da sciogliere
I nodi da sciogliere sono sostanzialmente due. Da un lato il tema dell'arricchimento dell'uranio, con Teheran pronta a rispettare l'accordo sullo stop all'arricchimento al 20% - considerato la linea rossa superata la quale la bomba atomica sarebbe a portata - ma decisa a continuare a produrre combustile per le proprie centrali nucleari. Dall'altro quello delle sanzioni: per ribadire la priorità di Teheran, la cancellazione totale delle sanzioni, in particolare quelle sull'export del petrolio che strangolano l'economia del Paese, è scesa in campo anche la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei.
Il presidente iraniano Hassan Rouhani, in un discorso televisivo, ha affermato che i negoziati nucleari con le potenze del gruppo del 5+1 a Vienna - estesi fino al primo luglio 2015 - sono riusciti a ricomporre "la maggior parte delle divergenze" e si concluderanno l'anno prossimo con un "accordo definitivo". Negoziati che il segretario di Stato Usa John Kerry, pur riconoscendo "progressi importanti",
Il ministro degli Esteri italiano e alto Rappresentante per la politica estera Ue ha ribadito che un accordo è fondamentale per la "sicurezza nella Regione". Mogherini ha anche aggiunto che starebbe procedendo non "verso un accordo qualunque ma verso un buon accordo".
Rouhani: "Superati ostacoli importanti"
Affermazioni che gettano nuove luce su una trattativa, che era sembrata naufragare nelle ultime ore. Rohuani ha sottolineato che durante i colloqui a Vienna si sono superati i principali ostacoli. Rappresentanti iraniani incontreranno ancora le potenze (Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Germania) in dicembre, anche se data e luogo non sono stati ancora definiti.
Most important achievement of #IranTalksVienna:common understanding that negotiations are the only way to a final deal,not exerting pressure
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) 24 Novembre 2014
Mogherini: "Passi avanti"
Il negoziato con l'Iran non si deve interrompere. Lo dice l'alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, parlando a Strasburgo a margine della plenaria del Parlamento europeo, rilevando che "ci sono stati leggeri passi avanti". Mogherini aggiunge che "c'è una certa delusione, ma ci sono anche segnali incoraggianti, che possono far fare passi avanti" verso "non un accordo qualsiasi, ma un buon accordo", che arrivi "nelle prossime settimane o nei prossimi mesi".
Kerry: "Arrivare ad un accordo in 4 mesi"
L'Iran e le potenze del '5+1' hanno fatto "importanti progressi" a Vienna, pur non riuscendo a chiudere entro la scadenza di oggi un accordo sul nucleare. Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry esortando a non rinunciare ai negoziati con Teheran. "L'obiettivo è di arrivare a un accordo in quattro mesi, con un accordo definitivo in sette mesi. Continueremo a lavorare e ci incontreremo a dicembre".
I nodi da sciogliere
I nodi da sciogliere sono sostanzialmente due. Da un lato il tema dell'arricchimento dell'uranio, con Teheran pronta a rispettare l'accordo sullo stop all'arricchimento al 20% - considerato la linea rossa superata la quale la bomba atomica sarebbe a portata - ma decisa a continuare a produrre combustile per le proprie centrali nucleari. Dall'altro quello delle sanzioni: per ribadire la priorità di Teheran, la cancellazione totale delle sanzioni, in particolare quelle sull'export del petrolio che strangolano l'economia del Paese, è scesa in campo anche la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei.