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MONDO

Sono 12 mila i soldati dispersi dall'inizio dell'offensiva

Iraq: l'Egitto non invierà truppe contro l'Isis. Obama: "Evitare gli errori del passato"

Dopo la visita in Turchia, il segretario di stato Kerry è al Cairo per incontrere il presidente Abdel Fattah al Sisi, il ministro Sameh Shoukry e il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi. "Usare la forza con saggezza" ha detto il presidente americano nel suo discorso settimanale diffuso via web e radio

John Kerry con il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi (Ansa)
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Gli Stati Uniti cercano alleati nella guerra contro l'Isis. Dopo la tappa di ieri ad Ankara - dove Kerry ha trovato una Turchia riluttante a partecipare attivamente alla coalizione militare - oggi il segretario di Stato americano è arrivato al Cairo. Ma anche l'Egitto sembrerebbe contrario all'invio di truppe. Inviare soldati al di fuori dei confini nazionali richiede procedure legali e costituzionali, avrebbero detto fonti governative alla stampa local. Ma l'Egitto - ha fatto sapere Kerry all'uscita dal vertice con il presidente Abdel Fattah al Sisi - avrebbe comunque accettato 8 elicotteri messi a disposizione dagli Stati Uniti per contribuire alla lotta all'Isis.

E proprio mentre il segretario di Stato Usa incontrava il presidente al Sisi e il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi, i giornali egiziani rilanciavano due video diffusi dai jihadisti qualche giorno fa con nuove minacce all'Europa, alla coalizione e ai cristiani.  Nei proclami, che Rainews24 ha commentato in diretta l'11 settembre stesso, si fa appello ai combattenti perché "si preparino e indossino le cinture esplosive". 

Obama: "Evitare gli errori del passato"
Se non affrontati, i terroristi dell'Isis "possono essere una minaccia che va oltre il Medio Oriente, compresi gli Stati Uniti", ha affermato il presidente americano Barack Obama, aggiungendo però che per sconfiggerli, "dobbiamo usare la nostra forza con saggezza. Dobbiamo evitare di ripetere gli errori del passato". "La forza militare americana non ha eguali, ma questa non può essere una battaglia solo dell'America", ha detto nel corso del suo consueto discorso settimanale diffuso via radio e web.

Iraq: 12 mila soldati dispersi da inizio offensiva contro l'Isis
Dodicimila soldati dell'esercito iracheno risultano dispersi a partire dall'offensiva lanciata a giugno nel nord del Paese dall'Isis. Lo rende noto il comitato per la sicurezza della provincia di Salahuddin, secondo cui è probabile che molti di loro siano caduti nelle mani dei jihadisti. Il comitato non fa alcuna stima sui disertori, nonostante si siano verificati alcuni episodi nei mesi scorsi, quando le forze del governo di Baghdad si sono date alla fuga davanti all'offensiva jihadista. Un portavoce del comitato, Khalid Jassam ha aggiunto che "ormai risulta praticamente certo che circa 1.700 soldati della base Speicher siano stati massacrati  e che solo pochi siano riusciti a salvarsi".
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