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MONDO

La guerra ai jihadisti di Al Baghdadi

Iraq, Isis sotto assedio a Mosul. Liberati oltre 70 villaggi

I miliziani dell'autoproclamato califfato tentano la controffensiva nelle aree yazide e si difendono con muri di fuoco, nubi tossiche, civili come scudi umani

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Continua la battaglia contro l'Isis per la riconquista di Mosul, la città del nord dell'Iraq da dove due anni fa Abu Bakr al-Baghdadi si è autoproclamato "califfo". L'offensiva è stata lanciata lunedì scorso, con l'appoggio degli Usa, e vede schierati in prima linea l'esercito regolare iracheno, le milizie alleate e i combattenti curdi Peshmerga. L'Isis si difende con muri di fuoco, nubi tossiche, civili come scudi umani. Intanto i Peshmerga curdi e i governativi di Baghdad sono a pochi chilometri dalla città

Liberati 74 villaggi nella prima settimana della campagna
Le forze armate irachene hanno liberato 74 villaggi e ucciso 772 miliziani dell'Isis nella prima settimana della campagna per riprendere Mosul. Sono stati inoltre catturati altri 23 miliziani, sono state sequestrate due fabbriche di bombe, detonati 397 ordigni e distrutti 127 veicoli. L'inviato della presidenza degli Stati Uniti che guidano la Coalizione, Brett McGurk, ha detto che finora tutti gli obiettivi sono stati raggiunti.

Catturata 'mente' dell'attacco a Kirkuk
La 'mente' dell'attacco dello Stato islamico a Kirkuk è stato catturato assieme ad altri otto combattenti coinvolti nell'assalto. Lo ha riferito la testata curda Rudaw, citando una dichiarazione di fonti ufficiali. "Le indagini con questi individui sono in corso e i risultati preliminari mostrano che la mente e supervisore di questo attacco terroristico è una persona chiamata Mazn Nazhan Ahmad Abdullah al-Eubedi al-Rayashi, noto come Abu Islam al-Ansarai. È stato catturato da civili mentre era ferito nel quartiere di Yaki Huzeran e poi consegnato alle forze di sicurezza a Kirkuk", afferma la dichiarazione. 

Peshmerga respingono attacco Isis a est di Sinjar
Le forze curde Peshmerga hanno respinto oggi un attacco a est della citta' di Sinjar, nel nord-ovest dell'Iraq.  Un ufficiale delle forze curde di Sinjar, ha detto che i Peshmerga hanno ucciso 15 miliziani jihadisti. Quella di oggi è la terza "offensiva" lanciata dall'Isis in pochi giorni, dopo gli attacchi a Kirkuk, altra città controllata dai curdi e a Ar Rutbah, cittadina sunnita nella provincia di al Anbar. L'Isis ha rivendicato l'assalto a Sinjar attraverso l'agenzia di stampa affiliata "Amaq".

Le forze irachene avanzano verso Hamdaniya 
Le forze irachene avanzano verso il centro del distretto di Hamdaniya, a est di Mosul, a una settimana dall'avvio dell'offensiva contro i jihadisti dell'Isis, riferiscono la tv curda Rudaw e l'emittente satellitare al-Jazeera. Secondo le  tv forze irachene avanzano da sud verso la zona ritenuta strategica per arrivare a Mosul. Nell'area, prima dell'arrivo dell'Is, vivevano più di 60mila persone. Secondo la corrispondente di Al Jazeera Zeina Khodr, che si trova alla periferia di Hamdaniya, la battaglia sarà "molto dura".

Deputato Baghdad: l'Isis ha ucciso 200 civili
L'Isis avrebbe massacrato 200 civili a Mosul. Lo ha detto all'agenzia di stampa Anadolu il deputato Intisar al-Jabouri, spiegando che l'uccisione sarebbe avvenuta dopo il rifiuto di questi civili di combattere a fianco dell'Isis contro le forze irachene.

Attacco dell'Isis ad enclave yazidi a Sinjar
L'Isis ha lanciato stamane un attacco a sorpresa a Sinjar, l'enclave yazida a ovest di Mosul nei pressi del confine con la Siria. Lo riferiscono fonti della sicurezza: dopo un violento conflitto a fuoco, l'assalto è stato respinto, per il momento. almeno 15 i jihadisti sono stati uccisi e 7 veicoli armati distrutti. L'obiettivo dell'attacco, a quanto si apprende, è quello di distogliere le forze curde irachene dall'offensiva verso Mosul e assicurare le vie di rifornimento jihadiste verso la Siria.

Petrolio nelle trincee e scudi umani
Gli jihadisti - come confermano fonti locali - hanno messo a punto diverse misure per rispondere all'assalto finale a Mosul: trincee riempite di petrolio, sostanze chimiche velenose, bambini e donne usati come "scudi umani" sui tetti delle case contro i raid aerei. I jihadisti inoltre avrebbero disseminato la città di ordigni artigianali carichi di sostanze chimiche nocive che avrebbero effetti devastanti sia sugli avversari che sulla popolazione civile. A Qayyara anche gli americani, di base alle porte di Mosul, sono stati costretti a indossare le maschere antigas per la nube tossica della fabbrica di zolfo che l'Isis aveva dato alle fiamme trasformandola in una gigantesca, rudimentale arma chimica. 
 
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