MONDO
Il nuovo premier: prioritaria la lotta all'Isis
Iraq. via libera al nuovo governo di Haider al-Abadi
Il Parlamento iracheno ha ufficiamente nominato Haider al-Abadi come nuovo primo ministro del Paese e ha approvato la maggior parte dei suoi candidati come parte del suo governo
Baghdad (Iraq)
Ad oltre quattro mesi dalle elezioni del 30 aprile scorso, il Parlamento iracheno ha approvato con 177 voti a favore su 289 la fiducia al nuovo governo guidato dallo sciita Haider al Abadi, incaricato dopo la rinuncia del suo predecessore Nouri al Maliki.
Lotta all'Isis prioritaria
La priorità, ha chiarito il nuovo premier, sarà combattere gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Isis). Il capo dell'esecutivo ha promesso al parlamento di "appoggiare le operazioni militari in tutte le aree di confronto con le bande armate e le forze del terrorismo, e di assicurare la loro continuazione fino al raggiungimento della vittoria".
Da decidere i ministri dell'Interno e della Difesa
All'appello mancano ancora i nomi dei ministri dell'Interno e della Difesa, su cui all'ultimo momento non è stato raggiunto il consenso, ma al Abadi ha promesso di definire la formazione del suo esecutivo entro una settimana. Ministro del Petrolio è lo sciita Adel Abdel Mehdi dell'Islamic Supreme Council. L'ex premier, lo sciita Ibrahim Jafaari dell'Islamic Dawa Party, è il nuovo ministro degli Esteri. Tra i vice presidenti della Repubblica c'è il precedente premier, lo sciita Nuri al Maliki.
Reazioni politiche internazionali
Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha assicurato il sostegno dell'Italia al premier e al nuovo governo. "Dopo mesi di scontri e di instabilità politica - ha detto - l'Iraq sembra avere finalmente imboccato una strada nuova. La speranza ora è che la fiducia ottenuta dal governo di Haider al Abadi, in cui sono rappresentate tutte le comunità del Paese, segni una svolta".
Il commento di Kerry dagli Usa. La nascita del nuovo governo inclusivo iracheno, con sunniti, sciiti e curdi, guidato dal prmier Haider al Abadi rappresenta "una indubbia tappa fondamentale" sulla strada del progresso del Paese. Così il segretario di Stato americano John Kerry sul voto di fiducia ottenuto dal nuovo esecutivo, cui mancano però ancora i nomi dei ministri di Interno e Difesa.
Lotta all'Isis prioritaria
La priorità, ha chiarito il nuovo premier, sarà combattere gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Isis). Il capo dell'esecutivo ha promesso al parlamento di "appoggiare le operazioni militari in tutte le aree di confronto con le bande armate e le forze del terrorismo, e di assicurare la loro continuazione fino al raggiungimento della vittoria".
Da decidere i ministri dell'Interno e della Difesa
All'appello mancano ancora i nomi dei ministri dell'Interno e della Difesa, su cui all'ultimo momento non è stato raggiunto il consenso, ma al Abadi ha promesso di definire la formazione del suo esecutivo entro una settimana. Ministro del Petrolio è lo sciita Adel Abdel Mehdi dell'Islamic Supreme Council. L'ex premier, lo sciita Ibrahim Jafaari dell'Islamic Dawa Party, è il nuovo ministro degli Esteri. Tra i vice presidenti della Repubblica c'è il precedente premier, lo sciita Nuri al Maliki.
Reazioni politiche internazionali
Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha assicurato il sostegno dell'Italia al premier e al nuovo governo. "Dopo mesi di scontri e di instabilità politica - ha detto - l'Iraq sembra avere finalmente imboccato una strada nuova. La speranza ora è che la fiducia ottenuta dal governo di Haider al Abadi, in cui sono rappresentate tutte le comunità del Paese, segni una svolta".
Il commento di Kerry dagli Usa. La nascita del nuovo governo inclusivo iracheno, con sunniti, sciiti e curdi, guidato dal prmier Haider al Abadi rappresenta "una indubbia tappa fondamentale" sulla strada del progresso del Paese. Così il segretario di Stato americano John Kerry sul voto di fiducia ottenuto dal nuovo esecutivo, cui mancano però ancora i nomi dei ministri di Interno e Difesa.