MONDO
Lotta all'Isis
Iraq, al via la liberazione di Mosul. Onu: civili rischiano di diventare scudi umani
I Peshmerga curdi sono riusciti a prendere il controllo di diversi villaggi dopo un attacco lanciato da tre fronti e sarebbero a pochi chilometri dalla periferia di Mosul. La Casa Bianca: gli Usa non guidano le operazioni militari
Forze speciali americane sono impegnate sul terreno, in particolare insieme ai miliziani curdi Peshmerga, riferiscono il sito curdo iracheno Rudaw e una inviata vicino alla prima linea della televisione panaraba al Jazira. Secondo entrambe le fonti, i militari americani sono "chiaramente visibili" sul terreno.
Casa Bianca: gli Usa non guidano l'offensiva
Gli Usa non stanno guidando l'offensiva a Mosul: lo ha sottolineato Josh Earnest, portavoce
della Casa Bianca, sostenendo che i militari americani presenti nella zona non hanno responsabilità nella guida delle operazioni ma forniscono "consigli e assistenza", anche se sono equipaggiati per combattere. L'offensiva su Mosul, ha aggiunto, è un test della strategia di Obama per sconfiggere l'Isis sul terreno senza truppe americane.
L'annuncio della tv irachena
La tv di stato irachena ha mostrato un breve comunicato scritto, poco dopo la mezzanotte, che ha annunciato l'avvio dell'offensiva militare largamente preannunciata per cacciare l'Isis dalla seconda città dell'Iraq. Il blitz per riconquistare Mosul è la più grande operazione militare in Iraq da quando le truppe statunitensi si sono ritirate nel 2011 e, se coronata da successo, il più duro colpo inferto finora all'Isis.
Onu: rischio che i civili diventino scudi umani
L'Onu è "estremamente preoccupato" per la sorte degli 1,5 milioni di civili a Mosul e teme che "migliaia di loro potrebbero ritrovarsi sotto l'assedio" delle truppe governative o diventare "scudi umani" nelle mani dell'Isis. Lo afferma in un comunicato il sottosegretario per gli affari umanitari, Stephen O'Brien, facendo appello "a tutte le parti perché rispettino i loro obblighi di proteggere i civili in base alla legge umanitaria internazionale".
I Peshmerga curdi a sette chilometri dalla periferia di Mosul
I miliziani curdi Peshmerga sono arrivata sette chilometri dalla periferia di Mosul, avanzando da nord-est, secondo un corrispondente dal terreno della televisione panaraba al Jazira. I Peshmerga, precisa il sito curdo iracheno Rudaw, hanno strappato all'Isis nove villaggi sul fronte di Khazir, a nord-est di Mosul, mentre le truppe governative di Baghdad avanzano dalla regione di al Qayyara, a sud.
Le forze curde-irachene, che partecipano all'offensiva "sono riuscite a liberare nove villaggi ad est del capoluogo, aveva annunciato questa mattina la tv di stato irachena "al Iraqiya". "Nelle prime ore del via all'operazione di Mosul, le avanguardie delle forze Peshmerga curde sono riuscite a liberare nove villaggi nel perimetro di al Jabal al Asfar ("Monte Giallo") dopo che sono state sfondate le prime difese" degli uomini del Califfato nero, ha detto l'emittente di Stato indicando in 4.000 i combattenti dei Peshmerga che partecipano all'offensiva.
Generale Usa: l'operazione potrebbe durare settimane
Il generale Stephen Townsend, comandante della coalizione a guida statunitense che opera in Iraq a fianco delle forze governative, ha raffreddato troppo facili entusiasmi dichiarando che l'operazione lanciata per riconquistare Mosul potrebbe durare molte settimane, se non di più.
Conquistata Dabiq in Siria
I ribelli sostenuti dalla Turchia hanno conquistato la città di Dabiq, nel nord della Siria, controllata dai miliziani dell'Isis. La conquista di Dabiq è avvenuta dopo che i guerriglieri islamisti hanno deciso di ritirarsi dall'area. Dabiq riveste una cruciale importanza simbolica per l'Isis perché una profezia sunnita indica che sarà il teatro di una battaglia decisiva tra i musulmani e le forze di Satana.
Iraq's Prime Minister Haider al-Abadi announced the start of an offensive to retake #Mosul pic.twitter.com/093p5I02VE
— 32. Gün English (@32gunENG) 17 ottobre 2016
I tonfi di sporadici colpi d'artiglieria sono echeggiati attraverso le pianure ondulate di Nineveh, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni. la tv di stato ha trasmesso musiche patriottiche nel giro di alcuni minuti dopo l'annuncio del via all'attacco.
artillery launching rocket strikes on #ISIS positions around #Mosul.#MosulOps #Iraq#Iraqi_army_forpeace pic.twitter.com/JkMwtarCEx
— Iraqi national army (@Defense_Iraq) 17 ottobre 2016
L'offensiva per riconquistare Mosul, se coronata da successo, sarà il più duro colpo inferto finora all'Isis. In una dichiarazione sul suo sito internet il premier iracheno Haider al-Abadi ha promesso che la battaglia per Mosul segnerà una nuova fase, che condurrà alla liberazione di tutti i territori iracheni dal controllo dei militanti dell'isis entro la fine dell'anno.
Le forze irachene sono state ammassate intorno a Mosul nei giorni scorsi. Comprendono elementi delle forze speciali d'elite, che dovrebbero guidare la carica nella città stessa.
Mosul ha più di un milione di abitanti. E' caduta sotto il dominio dell'Isis durante un blitz nel giugno 2014 che ha lasciato circa un terzo dell'iraq nelle mani dell'auto proclamato stato islamico e ha fatto precipitare il paese nella sua crisi più dura dai tempi dell'operazione 'Iraqi Freedom', cominciata il 20 marzo 2003 con l'attacco della coalizione guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna per liberare il paese dal regime di Saddam Hussein.
Dopo aver conquistato Mosul, il leader dell'isis Abu Bakr al-Baghdadi era entrato in città e aveva instaurato un califfato islamico che ad un certo punto copriva quasi un terzo dell'Iraq e della Siria. ma fin dagli ultimi mesi dello scorso anno, i militanti del sedicente Stato Islamico hanno perso battaglie in Iraq e le aree controllate nel paese si sono ristrette a Mosul e ad alcune piccole città nel nord e nell'ovest.