MONDO
Attacco al confine: almeno 20 i ribelli
Siria, ultimatum dell'esercito ai ribelli: via da Aleppo o incontro a inevitabile destino
Dall'inizio dell'operazione militare russa in Siria, circa un anno fa, "la situazione nel Paese è stata stabilizzata - ha affermato il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, citato da Interfax - e una parte consistente del suo territorio è stato liberato dai gruppi di terroristi internazionali
I miliziani appartenevano alle fazioni siriane appoggiate dalla Turchia e che partecipano all'operazione di Ankara "Scudo dell'Eufrate" contro l'Isis ma anche le milizie curde dell'YPG che la Turchia considera terroristi. Oppositori siriani hanno diffuso un video su Twitter, la cui autenticità non è verificabile, in cui si vedono una ventina di cadaveri di combattenti stesi al suolo pochi attimi dopo un'esplosione.
Dallo scorso 21 agosto, vari gruppi ribelli siriani, con l'appoggio di carri armati e aerei turchi, realizzano un'offensiva nel nord-est di Aleppo contro l'Isis. L'operazione turca finora ha consentito la cattura di Jarabulus e ora punta su altre due località in mano ai jihadisti, Al-Bab e Dabiq (quest'ultima di particolare importanza per l'Isis perchè secondo una profezia sunnita è dove avverrà la battaglia finale tra cristiani e musulmani). Nella giornata di mercoledì, le fazioni hanno fatto passi in avanti e si sono situate a due chilometri e mezzo dal villaggio di Ajtarin, controllato dai jihadisti e al nord di Aleppo.
Esercito a ribelli, via da Aleppo est o incontro a inevitabile destino
Lasciare i quartieri di Aleppo est o andare incontro al loro "inevitabile destino". E' il monito lanciato dal Comando generale dell'Esercito siriano ai ribelli ancora asserragliati nelle zone assediate della città della Siria settentrionale. L'ultimatum segue un altro messaggio nel quale le forze armate filo-regime hanno annunciato una "riduzione" degli attacchi contro i "terroristi" nei quartieri orientali della città con l'obiettivo di "migliorare la situazione umanitaria".
Nella nuova nota si sottolinea che "per evitare ulteriori spargimenti di sangue" viene data agli "uomini armati" un'"ulteriore opportunità di beneficiare dell'amnistia", consegnando le armi e lasciando la città con le loro famiglie. "Chiediamo a tutti gli uomini armati nei quartieri orientali di non aspettarsi alcun tipo di assistenza in quanto sono state tagliate fuori tutte le rotte per i rifornimenti e non c'è alcuna possibilità per loro, eccetto consegnare le armi", si legge nel comunicato pubblicato dall'agenzia di stampa ufficiale Sana.
Le forze armate di Damasco - prosegue - sono a conoscenza di "informazioni accurate" sui "luoghi" di Aleppo est dove si trovano i combattenti e i depositi di armi e "chiunque non userà l'opportunità" di andarsene andrà incontro al suo "inevitabile destino".
Colloquio telefonico Putin-Erdogan
Il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto nelle scorse ore un colloquio telefonico durante il quale hanno discusso del sanguinoso conflitto in Siria e dello sviluppo dei progetti nel settore dell'energia. La notizia viene riportata sia dall'agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu.
Mosca: in un anno 'terroristi' cacciati da molte zone
Dall'inizio dell'operazione militare russa in Siria, circa un anno fa, "la situazione nel Paese è stata stabilizzata - ha affermato il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, citato da Interfax - e una parte consistente del suo territorio è stato liberato dai gruppi di terroristi internazionali". Ed ha aggiunto: le moderne armi russe testate in Siria "nelle complesse condizioni del deserto" hannp rivelato la loro "affidabilità ed efficienza".
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