MONDO
La ristrutturazione affidata all'italiana Trevi
Iraq, l'allarme Onu sulla diga di Mosul: "Rischio catastrofe, fate presto"
Secondo gli analisti, il cedimento della diga potrebbe travolgere tra i 500mila e l'1,4 milioni di iracheni che vivono lungo le rive del fiume Tigri. Ai primi di marzo il gruppo Trevi ha firmato l'accordo per la manutenzione e la messa in sicurezza dell'opera
Il cedimento della struttura potrebbe avvenire anche con scarsissimo preavviso e le conseguenze sarebbero devastanti: "se si dovesse aprire una falla - ha detto la Power - l'onda raggiungerebbe i 14 metri di altezza, spazzando via ogni cosa, persone, auto, case, ordigni inesplosi, scorie e altro materiale pericoloso". La città di Mosul, che conta oltre 600 mila abitanti, sarebbe sommersa dalle acque in meno di quattro ore.
"La posta in gioco è altissima - ha sottolineato l'ambasciatrice Usa - e le conseguenze possibili devastanti per non affrontare immediatamente il problema".
I lavori di ristrutturazione alla ditta italiana Trevi
Ai lavori di consolidamento della diga di Mosul è stata chiamata la ditta italiana Trevi, che ha firmato il contratto con il governo iracheno proprio la scorsa settimana e ha già detto di voler cominciare le prime operazioni entro la fine del mese. La diga di Mosul è considerata da anni la più pericolosa al mondo, una vera e propria potenziale "arma di distruzione di massa". Si trova infatti sul fiume Tigri nel nordovest iracheno. Lo sbarramento è lungo 3,2 chilometri per un'altezza di 131 metri. In seguito ad un cedimento l'onda potrebbe raggiungere persino la capitale Baghdad, a 350 chilometri di distanza.