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MONDO

"Usate in modo umiliante per soddisfare i loro istinti"

Iraq, il governo: centinaia di donne Yazidi rapite dai miliziani dell'Isis

Secondo Baghdad sarebbero state catturate per essere vendute o costrette a sposarsi con i jihadisti. La denuncia è stata confermata da fonti Usa

Una delle immagini pubblicate sul web
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Mosul (Iraq) Rapite dai miliziani dell’Isis per essere vendute o costrette a sposarsi con i jihadisti. È questo ciò che sarebbe accaduto a centinaia di donne della minoranza Yazidi in Iraq. La denuncia è arrivata dal governo iracheno ed è stata confermata da un funzionario statunitense.

La denuncia del governo iracheno 
Secondo Kamil Amin, portavoce del ministero iracheno dei Diritti Umani, le donne, tutte sotto i 35 anni di età, sarebbero tenute prigioniere a Mosul all’interno di alcune scuole. A informare le autorità sono state le loro famiglie. “Pensiamo che queste donne stiano per essere usate in modi umilianti da quei terroristi per soddisfare i loro istinti animali in un modo che contraddice tutti i valori islamici e umani”, ha dichiarato.

Conferma da fonti Usa 
Un ufficiale statunitense, che ha parlato a condizione di rimanere anonimo, ha confermato il rapimento. Non c’è nessuna stima sul numero esatto delle donne vittima dei miliziani, ha aggiunto.

Foto sui social 
Sui social network circolano anche delle fotografie, la cui autenticità è però difficile da verificare. In una di queste ad esempio si vedono delle donne minacciate da un uomo e da una donna velata, entrambi armati.

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