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MONDO

La guerra

Iraq, i peshmerga avanzano a est di Mosul. Amnesty: centinaia di arabi cacciati dai curdi a Kirkuk

L'artiglieria peshmerga sta colpendo i jihadisti da tre fronti: da Tes Jaraba, a est; dal monte Bashiqa, a nord-est e da Nawarán, a nord.  Gli uomini del califfato danno alle fiamme 19 campi petroliferi: nube tossica su Mosul

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Dall'alba le forze di sicurezza del Kurdistan iracheno peshmerga hanno lanciato un'offensiva per cercare di prendere il controllo del villaggio di Bashiqa, a est di Mosul, nella sua offensiva per liberare la roccaforte dell'Isis in Iraq.

L'avanzata dei peshmerga è stata preceduta da raid della coalizione internazionale a guida Usa e dal lancio di missili katiusha e colpi di artiglieria contro le posizioni dei militanti dello Stato Islamico che resistono nel villaggio. 

L'artiglieria peshmerga sta colpendo i jihadisti da tre fronti: da Tes Jaraba, a est; dal monte Bashiqa, a nord-est e da Nawarán, a nord. 

Nube tossica su Mosul
Secondo i media locali la difesa degli uomini del Califfato sarebbe strenua e pronta a tutto. Gli ultimi resoconti dal fronte raccontano di 19 campi petroliferi dati alle fiamme, con la conseguenza che una densa nube nera graverebbere in queste ore su Mosul e sulle città vicine.


Amnesty: centinaia di arabi cacciati dai curdi a Kirkuk
Le forze curdo-irachene hanno distrutto case e cacciato centinaia di arabi dalla città di Kirkuk, nel Nord dell'Iraq, in un'apparente rappresaglia a un  attacco dello Stato Islamico. Secondo Amnesty International, le autorità della città, controllata dai curdi, hanno distrutto brutalmente le abitazioni di diverse centinaia di arabi iracheni, ordinando loro di lasciare la città.
Un padre di 10 bambini ha raccontato ad Amnesty come i militari curdi siano arrivati nel quartiere all'alba del 25 ottobre ordinando a tutti i residenti di lasciare le loro case: "Gli abitanti sono stati cacciati a forza e i bulldozer hanno demolito" centinaia di casa, fra cui la sua, ha raccontato l'uomo.

Molte delle famiglie cacciata da Kirkuk e dai villaggi circostanti avevano già dovuto fuggire dai loro villaggi di origine a causa della guerra, ha denunciato l'ong: "Cacciare e obbligare a spostarsi con la forza i residenti sunniti arabi di Kirkuk è illegale e crudele", scrive Amnesty che chiede alle autorità curde di cessare "immediatamente" questi interventi. "Queste distruzioni, non giustificate da necessità militari, costituiscono un crimine di guerra". Kirkuk è una città multietnica situata 170 chilometri a Sud-est di Mosul, seconda città dell'Iraq e bastione dell'Isis che resiste all'offensiva delle forze irachene e curde. Per tentare di creare un diversivo, i jihadisti avevano lanciato un attacco contro Kirkuk nel quale 74 combattenti e 46 civili rimasero uccisi. A gennaio, Amnesty International aveva già accusato le forze curde di aver distrutto migliaia di case nel nord dell'Iraq per costringere le popolazioni arabe a spostarsi. L'ong ha anche accusato i curdi iracheni di obbligare gli sfollati a ritornare in zone dove ancora non è stata ristabilita la sicurezza. 
 

Siria, prosegue offensiva anti-Isis su Raqqa La "capitale" dello Stato islamico in Siria
Le forze arabo-curde sostenute dagli Stati Uniti proseguono l'offensiva per riconquistare Raqqa, "capitale" dello Stato Islamico in Siria, accrescendo la pressione sul gruppo islamista già in ritirata dalla città irachena di Mosul. Distanti circa 400 chilometri l'una dall'altra, Mosul e Raqqa sono le due ultime grandi città controllate dall'Isis che ha perso gran parte dei territori conquistati nel 2014 in Siria e in Iraq.

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