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MONDO

La guerra

Esercito avanza nelle strade di Mosul. Respinto blitz Isis a Sud: appesi corpi dei jihadisti uccisi

L'entrata ad al Intisar ("vittoria" in arabo)  definita "una pietra miliare" dall'inviato speciale della presidenza Usa per la Coalizione internazionale contro lo Stato islamico, Brett McGurk

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 Le forze di sicurezza irachene hanno liberato finora sei quartieri di Mosul, a 18 giorni dall'inizio dell'offensiva per riprendere il controllo della citta' simbolo dello Stato islamico in Iraq.

Il generale Abdul-Amir Rashid Arallah, capo del comando delle operazioni della regione di Ninive, ha reso noto che le unita' antiterrorismo dell'esercito hanno liberato sei quartieri sulla sponda orientale del fiume Tigri che attraversa la citta' di Mosul. Si tratta dei quartieri di Alsmah, Karkukli, al Quds, al Karama, al Zhur e Adin sui cui edifici sventola ora la bandiera irachena. Ieri le forze della nona divisione corazzata dell'esercito iracheno e della terza brigata di intervento rapido sono entrate nel quartiere di al Intisar, nella parte orientale di Mosul.  

  L'ingresso ad al Intisar ("vittoria" in arabo) e' giunto dopo lo sfondamento delle forze irachene nel quartiere di al Karama adiacente ad al Intisar e dopo la piena conquista della zona di Gogjali, uno degli ultimi sobborghi orientali di Mosul prima dell'inizio dell'area urbana, dove con un assalto le forze speciali irachene hanno occupato la vecchia torre televisiva.

L'entrata nel quartiere, definita "una pietra miliare" dall'inviato speciale della presidenza Usa per la Coalizione internazionale contro lo Stato islamico, Brett McGurk, e' arrivata inoltre poco dopo l'appello del sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi ai suoi seguaci a respingere "con tutta la forza possibile" l'offensiva dell'esercito iracheno in corso sulla citta' di Mosul. In un raro messaggio audio diffuso dalla casa di produzione "al Furqan", al Baghdadi ha esortato i suoi combattenti a non ritirarsi e a non evitare lo scontro a Mosul. Per incitare i suoi miliziani a combattere al Baghdadi ha fatto leva nel suo messaggio sulla presenza in Iraq di truppe turche, parlando del ruolo della Turchia nella battaglia di Mosul. "La battaglia e la jihad che stiamo portando avanti non faranno altro che aumentare la nostra fede", ha aggiunto.

L'offensiva iniziata lo scorso 17 ottobre sta procedendo anche sul fronte meridionale dove nei giorni scorsi le forze della polizia federale irachena hanno conquistato i villaggi di Munkar, Qahirah, Munirah, Nuzazah e Kharar, mentre su quello settentrionale le forze curde Peshmerga, a cui e' stato formalmente vietato di entrare a Mosul, stanno continuando la messa in sicurezza di villaggi e centri abitati per consentire all'esercito iracheno di avanzare verso sud. I risultati piu' sorprendenti, ma anche piu' allarmanti sul piano degli scontri etnico-religiosi futuri riguardano pero' il fronte occidentale dove sono attive le forze della Mobilitazione popolare sciita guidate dalla milizia Hashd al Shaabi, filo iraniana.    

l leader delle Pmu, il segretario dell'organizzazione Badr, Hadi al Amiri, ha annunciato ieri in un comunicato stampa che le milizie hanno liberato il villaggio occidentale di Ain Aljahish e preso il controllo della strada che dal villaggio conduce alla citta' di Tal Afar, utilizzata dallo Stato islamico per i collegamenti tra Mosul e la citta' siriana di al Raqqa, roccaforte del gruppo terroristico in Siria.

Intervistato dall'agenzia di stampa della Regione autonoma del Kurdistan iracheno "Rudaw", il portavoce della milizia Hashd al Shaabi, Karim Nuri, ha dichiarato che la formazione sta "continuando ad avanzare" e si trova a soli 15 chilometri da Tal Afar e vicino all'autostrada che collega Mosul alla citta' siriana di al Raqqa. Nuri ha sottolineato che a breve la milizia avra' il pieno controllo dell'arteria strategica utilizzata dallo Stato islamico per il traffico di armi e uomini tra le due roccaforti.


Respinta incursione Isis a Shirqat, citta' 100 km a Sud di Mosul
Una trentina di miliziani dell'Isis hanno compiuto un'incursione oggi nella citta' di Shirqat, cento chilometri a sud di mosul, si sono barricati in una moschea e hanno attaccato un centro delle forze di sicurezza, prima di essere sopraffatti.
Lo ha detto il sindaco, Ali Dodah, aggiungendo che 15 jihadisti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza e i loro corpi sono stati appesi nelle strade.
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