Isis, l'indiscrezione del New York Times: gli Usa preparano piani per aprire un fronte in Libia

26 gennaio 2016I massimi consiglieri militari del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, hanno cominciato a parlare apertamente di un'azione contro l'Isis in Libia, visto che gli estremisti sunniti sono ormai pericolosamente attivi anche nel Paese nordafricano. Gli Stati Uniti vogliono "intraprendere un'azione militare determinante" contro l'Isis in Libia, mentre sostengono il processo politico per formare un governo di unità nazionale (ieri bocciato dal Parlamento, ndr): lo ha detto, durante il suo viaggio in Europa, il generale Joseph Dunford, capo dello Stato maggiore congiunto, ovvero l'ufficiale più alto in grado delle forze armate statunitensi.

Un'azione militare coordinata con altri membri della Nato, come Italia, Francia e Regno Unito, secondo i consiglieri presidenziali. E, precisa Dunford, deve essere intrapresa presto, nel giro "di alcune settimane", come ha scritto in un comunicato stampa.

La possibilità di aprire improvvisamente un terzo fronte nella guerra contro l'Isis, dopo Siria e Iraq, non piace al New York Times, che esprime le sue perplessità in un editoriale. Questa "significativa escalation" è stata pianificata "senza un dibattito in Congresso" su una campagna militare che includerebbe anche raid aerei e incursioni delle forze d'élite. Il nuovo intervento potrebbe "facilmente diffondere la guerra in altri Paesi del continente".

L'Isis controlla ampie zone del Paese. Per questo, Dunford ha detto ai giornalisti che "colpire le cellule dell'Isis in Libia servirebbe a mettere un 'firewall' tra il fronte e i simpatizzanti del gruppo in altre zone del Nordafrica e dell'Africa subsahariana". Si tratta, secondo il New York Times, di "un obiettivo ragionevole. Ma gli ufficiali militari devo ancora essere persuasivi" nel dimostrare che sia "raggiungibile".