MONDO
Isis, decapitate due donne in Siria. Cinque uomini crocefissi
Orrore in Siria: l'Osservatorio siriano dei diritti umani denuncia per la prima volta la decapitazione di due donne accusate di "stregoneria"
dall'autoproclamazione del Califfato un anno fa, con l'accusa di "stregoneria". Lo denunciano gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Lo Stato Islamico ha giustiziato due donne decapitandole nella provincia di Deir Ezzor ed è la prima volta che l'Osservatorio ha documentato donne che vengono uccise dal gruppo in
questo modo", ha notato il direttore dell'Osservatorio Rami Abdel Rahman.
Il gruppo di attivisti, che ha sede a Londra, ha precisato che le esecuzioni delle donne insieme ai loro mariti sono avvenute domenica e lunedì nella città di Deir Ezzor e di al-Mayadin nella Siria settentrionale. In entrambi i casi l'accusa per le coppie è stata quella di compiere atti di "stregoneria e magia a uso medico". Molte le persone che avrebbero assistito alle esecuzioni, avvenute in pubblico.
I miliziani dello Stato Islamico hanno inoltre crocifisso, sempre nella provincia di Deir Ezzor, cinque uomini accusati di non aver rispettato il digiuno previsto durante il mese sacro del Ramadan.
I jihadisti hanno inoltre appeso un cartello al collo delle cinque vittime con la scritta: "Frustati e crocifissi per aver mangiato durante il Ramadan". L'Isis ha fatto entrare dei bambini nella zona della "crocifissione" invitandoli a prendere in giro le vittime e a molestarle.