MONDO
Il blocco di destra di Netanyahu, senza Yisrael Beiteinu, arriverebbe a 55 seggi
Elezioni Israele, Gantz e Netanyahu davanti al rebus maggioranza
Il blocco di centriosinistra del partito Blu-Bianco arriverebbe a 56 seggi, ma ne servono 61
Un nuovo impasse politico
Entrambe le coalizioni politiche rimangono sotto la soglia della maggioranza che è di 61 seggi su 120 della Knesset (Parlamento), così come accadde cinque mesi fa con Netanyahu che non riuscì a formare la nuova coalizione. "Inizieremo subito i negoziati e parlerò con tutti " spiega Gantz, ora però preoccupato per la partecipazione o meno alla coalizione di sinistra della minoranza araba che ha preso 13 seggi.
Gantz è vicino alla vittoria su Netanyahu, da più di 10 anni in carica come premier. Proprio Bibi ha comunicato che non andrà all'Assemblea generale dell'Onu "vista l'attuale situazione politica", dove avrebbe dovuto incontrare il suo amico e alleato Donald Trump.
Avigdor Lieberman, leader del partito ultranazionalista russofono Yisrael Beiteinu che ha preso 8 seggi e fa da ago della bilancia tra le parti, non ha però nessuna intenzione di andare al governo con i partiti arabi (13 seggi, sono dalla parte di Gantz). "Neanche in un universo parallelo potrà succedere" promette Lieberman all'indomani delle elezioni.
Proprio il partito Yisrael Beiteinu spinge per un governo di unità nazionale con Likud-Blu e Bianco, sostenendo che non parteciperà a nessun altro tipo di governo.
Il risultato degli altri partiti
Terzo partito, come nelle elezioni dello scorso aprile, si conferma proprio la Lista Unita dei partiti arabi con 13 seggi, mentre gli ultraortodossi di Shas hanno 9 seggi, così come il partito di Lieberman. L'altro partito religioso, Torah Unita nel Giudaismo, vince 8 seggi. Seguono l'alleanza delle destre Yamina (7 seggi), i Laburisti (6 seggi) e il campo democratico dell'ex premier Ehud Barak (5 seggi).
L'affluenza alle urne a livello nazionale ha registrato una lieve crescita, attestandosi al 69,4% contro il 68,5% dello scorso 9 aprile.