POLITICA
Legge elettorale
Italicum alla firma di Mattarella. Le opposizioni lavorano al referendum
La minoranza dem annuncia battaglia al Senato, dove i numeri della maggioranza sono più risicati, sulle riforme costituzionali. Con la nuova legge elettorale "si sa chi vince e deve fare le cose" ha detto ieri il presidente del Consiglio durante la visita in Trentino Alto Adige
Ma la Lega sta già lavorando ad un referendum. La proposta è "già pronta e smonterà l'Italicum" assicura Calderoli, il padre della precedente legge elettorale da lui stesso ribattezzata Porcellum. Sul referendum convergerebbe anche Forza Italiam, mentre si sta smarcando dalla proposta il Movimento cinque stelle. "Referendum? meglio per altre battaglie" dice il pentastellato Alessandro di Battista.
Una firma importante. Dedicata a tutti quelli che ci hanno creduto, quando eravamo in pochi a farlo #Italicum pic.twitter.com/awPasnBX51
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 6 Maggio 2015
C'è poi la partita interna al Pd. La minoranza minaccia guerra al Senato sulle riforme costituzionali con Pippo Civati che ha già un piede già fuori dal partito. "Il problema non è il ddl Boschi in sè: il problema è come arrivare all'appuntamento con le riforme costituzionali in Senato. Dobbiamo fare qualcosa prima del ddl. La frattura che si è verificata sulla legge elettorale è troppo profonda perché non abbia conseguenze" spiegano dalla minoranza dem che si è riunita ieri a Palazzo Madama.
Renzi comunque non arretra e se da un lato assicura di voler tenere tutti dentro, dall'altra conferma di voler "andare avanti con testa dura". E non è escluso che siano già in corso trattative per un soccorso azzurro al Senato, contanto proprio sul sostegno dell'area verdiniana di Forza Italia.