ECONOMIA
Intervista al Presidente di Confindustria
Jobs act, Squinzi: "Riforma fondamentale, si va nella direzione giusta"
Il numero uno degli industriali conferma la fiducia sull'operato dell'esecutivo
Non ci sta il presidente di Confindustria ad essere definito "colomba". ''Non mi sembra di esserlo stato, anzi ho definito i nostri sindacati medievali'', ha detto. E spiega anche perché. ''A fine maggio dello scorso anno abbiamo firmato un accordo importantissimo sulla rappresentanza sindacale che mancava da 50 anni - ha detto - ebbene a distanza di 18 mesi non siamo ancora riusciti ad arrivare all'accordo attuativo per discussioni interne tra i sindacati. Sono tempi medievali in un mondo che viaggia al tempo del fulmine''.
Nel dettaglio per Squinzi, l'Imu ''sui capannoni e sui macchinari imbullonati è una cosa assurda, antistorica e anti industriale''. ''E' una battaglia che mi voglio imputare, è da più di un anno che mi sto battendo per questo mi auguro che il buon senso prevalga. Vi sono aree del paese nelle quali c'è una situazione assurda che va assolutamente risanata''. "Avendo avuto occasione di conoscere personalmente Draghi ho grande fiducia nelle sue capacità di inquadrare i problemi e suggerire soluzioni"."Lui stesso ha detto che per ritrovare la crescita non basta fare una politica monetaria e di riforme- ha aggiunto - ci vuole la spinta politica forte di tutta l'Europa". Per Squinzi, "con l'Europa dobbiamo puntare i piedi perchè alcuni investimenti come infrastrutture e ricerca devono essere defalcati dal famoso limite del 3%". Per il presidente di Confindustria, la Flat Tax "andrebbe nella direzione giusta di avere un fisco più semplice dove non ci siano migliaia di cause di contenzioso". "Come imprenditore che opera in alcuni paesi passati dal regime comunista a quello capitalista posso dire che ha avuto risultati straordinari. Nel nostro Paese è necessario un sistema fiscale più semplice, non oppressivo e aggressivo".