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POLITICA

L'assemblea nazionale di Sinistradem

Jobs act, la minoranza del Pd attacca. Critiche anche dal presidente della Camera, Boldrini

Risponde il ministro Orlando: "Non sono d'accordo, questo governo affronta cose messe sotto il tappeto". Critiche anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini. La nota di alcuni senatori del Pd: "Preso in giro Parlamento"

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Dopo i sindacati è dalla minoranza del partito che arrivano le critiche. Per Stefano Fassina, che va all'attacco dal palco dell'Assemblea nazionale di Sinistradem, con il Jobs act si è "tornati agli anni cinquanta". Risponde il ministro Orlando: "Non sono d'accordo, questo governo affronta cose messe sotto il tappeto". La presidente della Camera Laura Boldrini: "Bisognava considerare Commissioni".

Critiche anche da Gianni Cuperlo: "Il governo non ha ritenuto nemmeno di recepire quelle che erano delle raccomandazioni contenute nei pareri delle commissioni parlamentari". Concetti espressi in una nota anche dai senatori della minoranza Pd Federico Fornaro, Maria Cecilia Guerra e Carlo Pegorer.

Fassina: "Grave frattura e schiaffo al gruppo del Pd"
Le scelte fatte dal Governo sul jobs act "sono una grave frattura e una ferita nei confronti del Parlamento" afferma Fassina. "È stato ignorato il parere unanime delle commissioni su un provvedimento come quello del lavoro - ha aggiunto - È stato uno schiaffo al gruppo parlamentare del Pd. La propaganda di Renzi prende in giro i precari e procura un danno ai lavoratori". 

Orlando:"Critiche? Precariato per anni sotto il tappeto" 
Andrea Orlando, esponente del Pd e ministro della Giustizia, non si dice d'accordo con quanto detto da Fassina . "Non sono d'accordo - ha detto all'assemblea Sinistradem - Questo governo affronta cose che per molto tempo sono state messe sotto il tappeto, a partire dal tema del precariato". 

Boldrini: "Bisognava considerare Commissioni"
"Ci sono stati anche anche dei pareri non favorevoli da parte delle commissioni di Camera e Senato e forse sarebbe stato opportuno tenerli nel dovuto conto" ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini.

Cuperlo: "No giornata storica, via dignità lavoratori"
"Non credo che quella di ieri sia stata giornata storica. Non lo è stata se guardi le cose con gli occhi dei lavoratori che sentono di aver perso qualcosa, della loro storia e dignità" ha detto Gianni Cuperlo rinnovando il "giudizio critico" sul Jobs act. "Il governo non ha ritenuto nemmeno di recepire le raccomandazioni nei pareri delle commissioni parlamentari" ha aggiunto. 

Senatori dem: "Preso in giro Parlamento"
"In una legge delega il Parlamento trasferisce la funzione legislativa al governo. Il passaggio del parere delle commissioni competenti di Camera e Senato non è, dunque, un atto meramente formale, a maggior ragione se è approvato all'unanimità" scrivono i senatori della minoranza Pd Federico Fornaro, Maria Cecilia Guerra e Carlo Pegorer in una nota.

"Non tenendo in alcun conto il parere delle commissioni Lavoro sul decreto attuativo del Jobs Act relativo al contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti e ai licenziamenti collettivi, il governo - incalzano - ha nei fatti preso in giro il Parlamento, umiliando deputati e senatori che in queste settimane si sono impegnati per migliorare il testo dell'esecutivo e per renderlo coerente con gli indirizzi della originaria legge delega: un atteggiamento ingiustificato e ingiustificabile".
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