MONDO
Ottiene la fiducia con 422 sì, 250 no, 57 astenuti
Juncker presidente della Commissione Ue. Il Parlamento europeo dice sì
Il discorso di fronte all'assemblea di Strasburgo: "Priorità lavoro e crescita, 300 miliardi in 3 anni". Poi annuncia: nominerò un commissario per l'immigrazione
La fiducia
Il voto del Parlamento Ue era l’ultimo scoglio da superare prima di diventare ufficialmente il nuovo Presidente della Commissione Europea dopo Manuel José Barroso. Lussemburgese, candidato del PPE, era stato nominato dal Consiglio europeo lo scorso 27 giugno con il voto favorevole di 26 Paesi e 2 soli voti contrari, quello del britannico David Cameron e quello dell’ungherese Viktor Urban. La scorsa settimana aveva tenuto delle audizioni con tutti i gruppi politici presenti all’interno dell’emiciclo, presentando loro il proprio programma.
Il discorso
Prima del voto dell'emiciclo di Strasburgo Juncker ha parlato agli europarlamentari. Un discorso ambizioso, un appello accorato a fare dell’Europa un luogo dove realizzare i proprio sogni. Al Parlamento Ue, chiamato ad esprimergli la fiducia, arriva con le idee chiare e un punto fermo. La "prima priorità è quella di rafforzare la competitività e stimolare gli investimenti" quindi "nei primi tre mesi ci sarà un ambizioso pacchetto per lavoro, crescita e investimenti" che attraverso la Bei ed il bilancio europeo "mobilizzerà fino a 300 miliardi in tre anni".
300 miliardi in 3 anni
"Nella Ue c'è un 29esimo Stato membro. È lo Stato dei disoccupati, degli esclusi, dei respinti. Voglio che questo Stato torni a essere un normale membro della nostra Unione". Per questo, ha continuato, occorre "un forte piano di investimenti per rilanciare l'occupazione e la competitività". Un piano che promette sarà pronto entro metà febbraio e per il quale possono essere usati "in modo mirato i fondi strutturali esistenti, gli strumenti disponibili o che possono essere sviluppati per progetti infrastrutturali, interventi coordinati". Gli investimenti si devono concentrare "sulle infrastrutture, l'energia e la reindustrializzazione dell'Europa. Gli investimenti sono la miglior alleanza possibile che si possa stringere con i disoccupati".
"Creare governo economico"
Applausi si alzano quando promette di “creare un governo economico" della Ue che dovrà essere "rigorosa con le riforme strutturali" e si dovrà "riflettere a stimoli finanziari" per "accompagnarle" con la creazione di "una capacità di bilancio propria dell'Eurozona" ha detto Juncker auspicando un "rappresentante unico" per l'Euro nelle istituzioni di Bretton Woods.
"Fieri della moneta unica"
"Dobbiamo essere fieri di aver creato la moneta unica, che non divide l'Europa, ma la protegge, protegge l'Europa" ha detto Juncker in un passaggio del discorso in plenaria, accolto con un lungo applauso ma anche da voci di dissenso dagli euroscettici. Voci di dissenso che hanno generato un curioso siparietto. "Che ne sarebbe dell'Inghilterra senza l'Europa?" ha detto Juncker reagendo in inglese ai fischi e alle urla provenienti dal settore euroscettico dell'Europarlamento. "Oggi l'Europa, grazie a chi ci ha preceduto è un continente che consente a chi ci abita di vivere in pace", ha proseguito in francese.
Nuovo commissario per l'immigrazione
Poi un annuncio importante. Nella prossima Commissione europea ci sarà un responsabile per l'immigrazione: "Nominerò un commissario per l'Immigrazione che lavori assieme agli Stati membri e con i Paesi terzi pi coinvolti dal fenomeno", ha detto. L'immigrazione, si legge nel programma scritto di Juncker, sarà affrontata in uno spirito di solidarietá e con "una forte politica comune sull'asilo".
"In Europa si vince e si perde tutti insieme"
"Rinunciamo al nazionalismo" perché in Europa "si vince e si perde tutti insieme" ha detto ancora invitando leader e parlamentari a "non dire si a Bruxelles e no in altri luoghi". Quanto alla questione legata all'allargamento dell'Unione europea Juncker ha specificato che gli "attuali negoziati continueranno", in particolare per i Balcani occidentali "che hanno bisogno di una prospettiva europea", "ma non ci sarà alcun ulteriore allargamento nei prossimi cinque anni".
Botta e risposta con Marine Le Pen
Poco prima del voto, in fase di replica, si è rivolto alla leader del francese Front National Marine Le Pen. "Grazie, madame Le Pen, per non votarmi. Non voglio il sostegno di chi respinge e dell'odio che esclude. Grazie". Poi rivolgendosi al britannico Nigel Farage, che aveva criticato la modalità del voto segreto per la sua nomina, ha detto: "Farage non vuole che i suoi elettori sappiano che ha votato per me: io sarei anche d'accordo per il voto palese, ma il voto segreto è per fare un piacere a Farage".