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MONDO

"Non posso escludere un no deal"

Juncker non è ottimista sulla Brexit: "Ancora non ci siamo". Ieri "discussione costruttiva" con May

Jean-Claude Juncker (AP Photo/Olivier Matthys)
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"Stiamo facendo tutti gli sforzi perché" la Brexit "sia organizzata, in modo civile, ordinato e ben pensato, ma non ci siamo ancora. Perché al Parlamento britannico votano sempre contro qualcosa, non c'è mai una maggioranza a favore. Se ci sarà un no deal, e non lo posso escludere, ci saranno enormi conseguenze. Cerchiamo di evitare il peggio, ma non sono molto ottimista". Così il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker nel suo intervento al Comitato economico e sociale. 

Corbyn: pericolo uscita senza intesa molto serio
Alla Commissione Ue "abbiamo avuto una serie di discussioni franche e informative. Il pericolo di una Brexit senza accordo è molto serio e presente". Così il leader laburista Jeremy Corbyn all'uscita dal suo incontro col capo negoziatore dell'Ue Michel Barnier.  

Sulla possibilità di un secondo referendum sulla Brexit "faremo una mozione in Parlamento, come abbiamo già fatto. In quel caso era stato rigettato, ma chiaramente è parte dell'agenda avanzata dal partito Laburista".

Ieri l'incontro Juncker-May: discussione costruttiva
"La discussione è stata costruttiva", e la premier britannica Theresa May ed il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker "hanno sollecitato i negoziatori a continuare ad esplorare le opzioni "per una soluzione sulla Brexit. I due leader "rivedranno i progressi nei prossimi giorni", impegnati dai "tempi stretti e dall'importanza storica di mettere l'Ue e il Regno Unito sul cammino di un'unica e profonda partnership futura. Parleranno dinuovo prima di fine mese". Così, mercoledì, in una dichiarazione congiunta.
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