La Cina frena: +7% Pil I° trimestre, dato peggiore dal 2009. Il Dragone non traina più?

15 aprile 2015Un brutto segnale era già arrivato con il crollo dei dati delle esportazioni a marzo del 14,6% su base annua. Ora la frenata del Prodotto interno lordo dell'economia cinese, cresciuto del 7% (in linea con le previsioni del governo per tutto il 2015), in calo ulteriore rispetto al 7,3% dell'ultimo trimestre del 2014.  E due indizi, sono una prova del rallentamento ufficiale della locomotiva cinese. 

Si tratta infatti del dato peggiore degli ultimi sei anni, da quando nel primo trimestre del 2009, in piena crisi globale, la Cina crebbe del 6,6%. Cifre che fanno impallidire i decimali della ripresa del nostro Paese, solo per fare un esempio, ma ogni frenata del Dragone cinese fa temere per la buona salite dell'economia globale.

Rispetto al precedente trimestre, l'incremento del Pil è stato dell'1,3% leggermente inferiore alle attese, che prevedevano un +1,4%. Numeri che certificano la contrazione della crescita industriale. Su base annua crescitua a marzo solo del 5,6%, dimezzando le previsioni del 10,9%. Le vendite al dettaglio sono incrementate del 10,2% contro un 10,9% atteso. 

Le contrazioni in borsa non si sono fatte attendere. Listini azionari asiatici subito incerti: Tokyo ha ceduto lo 0,2%, Sidney lo 0,6%, Mumbai è in calo dello 0,3%. Positive Seul (+0,3%) e Hong Kong (+0,5%), mentre Shanghai in chiusura segna una crescita dello 0,3%. Ago della bilancia puntato sulle aspettative che Pechino non allenti le misure di sostegno all'economia, specie in campo monetario.