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ECONOMIA

ILavoro e rappresentanza

Segnali di ripresa. Boeri (Inps): "76mila tornano a riassumere grazie agli sgravi"

Una buona notizia arriva dai dati Inps e potrebbero essere anche stime migliori, grazie agli sgravi in legge di stabilità. La notizia in occasione dela firma della convenzione della prima parte del testo unico sulla rappresentanza sottoscritta dalle parti sociali nel gennaio del 2014, una normativa che permette di arrivare ad una misurazione obiettiva della rappresentatività dei sindacati soprattutto ai fini della contrattazione collettiva.

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L'occasione è quella della sigla nella sede dell'Inps della convenzione tra l'istituto, Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per l'attività di raccoltà, elaborazione e comunicazione dei dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria. Nella sua prima uscita pubblica il presidente Tito Boeri non perde occasione di dare numeri che fanno subito notizia, ovvero  che nei primi 20 giorni di febbraio sono 76mila le richieste arrivate dalle imprese "per accedere alla decontribuzione per assunzione a tempo indeterminato" prevista dalla legge di stabilità. 

Misure che favoriscono le imprese fino a  8mila euro annui e, per il momento, valgono solo per il 2015. Sta al governo decidere, in corso di legislatura, se estendere la misura anche per i prossimi anni.

Segnali di ripresa, quindi, in una cornice di distensione. "La convenzione", spiega Tito Boeri, "serve ad attuare la prima parte del testo unico sulla rappresentanza sottoscritta dalle parti sociali nel gennaio del 2014, una normativa che permette di arrivare ad una misurazione obiettiva della rappresentatività dei sindacati soprattutto ai fini della contrattazione collettiva". Il testo unico prevede una "soglia di ingresso del 5%" per partecipare alla trattativa e la possibilità per una coalizione che rappresenti il 50% più uno dei lavoratori di sottoscrivere un accordo. Si tratta di un passaggio "importante per assicurare stabilità al sistema delle relazioni industriali e della contrattazione del nostro Paese", ha aggiunto Boeri sottolineando che la raccolta dei dati comincerà ad aprile e che questi saranno disponibili a partire da maggio. E quindi l'annotazione dei dati più che postitivi nei primi 20 giorni di febbraio con 76mila richieste arrivate dalle imprese "per accedere alla decontribuzione per assunzione a tempo indeterminato". 

Di "giorno importante" ha parlato anche il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo. "C'e' stata una corsa ad ostacoli, ma ora siamo arrivati". Resta, per il sindacalista, "il problema della rappresentanza dei datori di lavoro, perché c'è un proliferare di nuove associazioni che implica un proliferare di nuovi contratti". Barbagallo ha ribadito poi la sua contrarietà ad un intervento legislativo in materia di rappresentanza: "non abbiamo capito perché alla vigilia di questa giornata importante qualcuno abbia sentito l'esigenza di far balenare la necessità di una legge sulla rappresentanza", ha detto.

Con la convenzione di oggi, "la misurazione della rappresentanza viene estesa a gran parte del mondo del lavoro", ha evidenziato il segretario della Cgil, Susanna Camusso, "per completare l'opera sarà bene costruire analoghi sistemi di misurazione della rappresentanza delle associazioni datoriali. Sicuramente, con il passaggio di oggi, applichiamo una parte dell'art.39 della Costituzione, ne manca un pezzo che le parti da sole non possono risolvere", ovvero rendere vincolante ed efficace "erga omnes" quanto previsto dall'accordo. Soddisfazione viene espressa anche dal segretario della Cisl, Annamaria Furlan: "è un accordo che abbiamo fortemente voluto per rendere assolutamente certe le relazioni industriali e trasparente la rappresentanza delle organizzazioni sindacali". 
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