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POLITICA

Lo strappo

Lega, la scelta di Salvini: "Prendo atto della decadenza di Tosi". Il sindaco: "È un caino"

Il sindaco di Verona fuori dal Carroccio. Il segretario: "Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma, purtroppo ricevendo solo dei 'no', sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi". La replica di Tosi: "Salvini mente, un Caino vestito da Abele"; Zaia: "Parola fine alle beghe, ora voltare pagina"

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"Prendo atto della decadenza di Tosi". Dopo ultimatum, rinvii, minacce, vertici e tentativi di mediazione arriva la decisione del segretario della Lega Matteo Salvini: il sindaco di Verona è fuori dal Carroccio. "Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma, purtroppo ricevendo solo dei 'no', sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta-Lega Nord".  Si consuma dunque lo strappo e su una eventuale candidatura del sindaco di Verona alle Regionali in Veneto contro Zaia Salvini commenta: "Se insisterà nel volersi candidare contro Zaia, magari insieme ad Alfano e a Passera, per aiutare la sinistra, penso che ben pochi lo seguiranno. Non si può lavorare per un partito alternativo alla Lega, non si possono alimentare beghe, correnti o fazioni". 

Dura la replica di Flavio Tosi: "Salvini mente, sapendo di mentire. Mai avrei pensato di vedere in Lega il peggio della peggior politica, con Caino che si traveste da Abele". Sembra sempre più vicina una sua candidatura alle regionali. "È chiaro che c'era un disegno: quello di cacciarci dalla Lega. A questo punto penso che la strada maestra possa essere la candidatura di Flavio Tosi alle regionali in Veneto" le parole di Fabio Venturi, coordinatore della Fondazione "Ricostruiamo il Paese", creata dal sindaco di Verona. "Dopo l'aut aut dato da Salvini per chi aveva la doppia tessera sono stati solo due i leghisti che hanno lasciato la fondazione. Nello stesso tempo abbiamo registrato molte richieste di nuove iscrizioni così come di aperture di nuovi 'Fari' nel Paese". 

Arriva il commento anche di Luca Zaia: "La buona notizia è che questa sera si mette la parola fine a beghe e polemiche incomprensibili che sono durate fin troppo. Resta l'amarezza per come è andata a finire, ma ora si deve voltare pagina". Aggiunge: "ll mio impegno sarà ora quello di continuare a governare, di dire ai veneti quanto di buono è stato fatto in questi anni e quanto ho ancora voglia di fare per loro". Interviene il governatore della Lombardia Roberto Maroni: "Mi spiace davvero che (nonostante l'impegno di tanti) la vicenda Tosi non abbia trovato una soluzione ragionevole".

Nelle ore precedenti la rottura Tosi aveva ribadito: "Se la Lega mi dice devi lasciare la fondazione e in Veneto c'è un commissario che decide sulle liste, a quel punto non potrei far altro che dimettermi da segretario della Liga Veneta. Da uomo libero potrei anche candidarmi". Ed ha smentito le voci di una presunta lettera inviata al segretario del Carroccio per proporgli un accordo.
E il segretario Salvini risponde e precisa : "Le liste per il Veneto saranno fatte solo dai Veneti, dal commissario Gianpaolo Dozzo (uno dei padri della Liga Veneta,iscritto dall'83) e da tutti i segretari del territorio veneto. Senza rancore e facendo gli auguri a Flavio Tosi, saranno i Veneti a decidere".

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