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ITALIA

Mafia Capitale, il riesame conferma l'aggravante mafiosa per Carminati

Confermato il carcere per Riccardo Brugia, braccio destro di Carminati, per il manager Fabrizio Franco Testa e per il commercialista Roberto Iacopo. Indagini anche sul pestaggio di un sottufficiale della Guardia di Finanza di Cisterna di Latina

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Resta in carcere, per associazione di tipo mafioso, l'ex estremista dei Nar, Massimo Carminati. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Roma che ha respinto le richieste avanzate dalla difesa. Conferma del carcere, sempre con la stessa aggravante prevista dalla procura in base all'articolo 7 del 1991, anche per Riccardo Brugia, braccio destro di Carminati, per il manager Fabrizio Franco Testa e per il commercialista Roberto Lacopo. Il collegio del Riesame, presieduto da Bruno Azzolini, ha confermato anche la misura del carcere nei confronti di Emilio Gammuto, che risponde solo del reato di corruzione aggravata, mentre ha concesso gli arresti domiciliari a Raffaele Bracci, indagato per usura. 

Accertamenti per pestaggio sottufficiale Gdf
I pm della Procura di Roma che indagano su Mafia Capitale hanno avviato accertamenti relativi ad un pestaggio, nell'aprile scorso, di un sottufficiale della Guardia di Finanza di Cisterna di Latina quando il militare stata svolgendo indagini su una società pontina che aveva avuto rapporti con la cooperativa di Salvatore Buzzi. Il sottufficiale è stato ascoltato nei giorni scorsi ribadendo agli inquirenti romani di avere ricevuto anche delle minacce prima del pestaggio. Il verbale è stato depositato dalla Procura al tribunale del Riesame. Per questa vicenda vennero fermati due albanesi e messi sotto indagine anche due italiani.
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