MONDO
Rilasciate persone che sapevano recitare versetti del corano
Attacco jihadista all'hotel di Bamako in Mali. 170 in ostaggio; liberati 80. Almeno quattro morti
Un gruppo di assalitori ha aperto il fuoco e lanciato granate urlando 'Allahu Akbar'. In azione forze speciali americane, francesi e maliane: liberate 80 persone tra le quali 12 membri di Air Fance e cinque della Turkish Airline. 50 teste di cuoio partono da Parigi per Bamako
Blitz in corso
Secondo "fonti Onu" "forze speciali americane sono entrate all'interno dell'hotel" insieme ai colleghi francesi e maliani. Avrebbero liberato 80 ostaggi, tra questi anche 12 membri del personale di Air France e 5 della Turkish Airline.
Rinforzi partiti dalla Francia
Una cinquantina di 'teste di cuoio' della gendarmeria francese sono partiti da Parigi alla volta di Bamako. Una quarantina sono uomini del Gruppo di Intervento della gendarmeria nazionale (Gign), lo stesso sceso in campo mercoledì a Saint Denis, e una decina sono esperti dell'Istituto di ricerca criminale della gendarmeria nazionale.
Urlavano 'Allahu Akbar'
Il commando che ha assaltato l'albergo sarebbe composto da una dozzina di persone, che secondo la Bbc appartengono ad Ansar Dine. Avrebbero gridato "Allahu Akbar!", Dio è grande, quando hanno aperto il fuoco. "Diversi feriti sono stati evacuati in ambulanza". Mentre sarebbero stati rilasciati gli ostaggi che sapevano recitare versetti del Corano.
Fonti Eliseo: ci sono molti francesi all'interno
L'attacco è avvenuto al settimo piano dove - stando al quotidiano francese Libération - "si trovano le camere utilizzate dal personale di volo dell'Air France". Fonti Eliseo fanno sapere che ci sono molti ospiti francesi tra cui delegati dell'Organizzazione internazionale della Francofonia, un'organizzazione che rappresenta i Paesi di lingua francese, e partecipanti a un incontro previsto domani nella capitale maliana sulle nuove tecnologie.
"Hanno attaccato con granate"
"Hanno rinchiuso circa 140 ospiti e circa 30 impiegati", ha detto a NBC News un portavoce del gruppo Carlson Rezidor. "L'hotel è sbarrato e nessuno può entrare
dentro o uscire". A 'sigillare' l'albergo - continua - sono stati gli assalitori stessi, e non "la polizia o altre forze di sicurezza". Gli assalitori hanno attaccato con armi da fuoco e "granate", ha riferito un impiegato dell'albergo.
'L'albergo degli stranieri'
L'albergo che ospita soprattutto stranieri è considerato il più sicuro della capitale, situato nella zona di lusso della città. Secondo l'agenzia Xinhua, tra i clienti ci sono anche cinesi. L'albergo ospiterebbe tra l'altro militari della missione Onu in Mali. Ci sono anche sei membri dello staff della compagnia aerea Turkish Airlines.
Forse arrivati a bordo di una vettura con targa diplomatica
Fonti della sicurezza del Mali hanno detto che gli assalitori sono arrivati in hotel a bordo di una vettura con targa diplomatica. L'ambasciata americana con un 'tweet' ha invitato i connazionali a non uscire di casa.
La situazione in Mali
Tutto il settore settentrionale del Mali è stato occupato da milizie jihadiste, alcune con legami ad al-Qaeda, fin dal 2012. Molti gruppi sono stati scovati grazie a un'operazione militare internazionale su iniziativa francese, lanciata nel gennaio 2013 e che è ancora in corso.
Ma alcune zone del Paese rimangono ancora fuori dal controllo delle forze maliane straniere. E se fino a qualche tempo fa gli attacchi jihadisti erano rimasti concentrati nel nord, dall'inizio del 2015 si sono estesi al centro e, da giugno, al sud del Paese. Lo scorso marzo assalitori dal volto coperto hanno aperto il fuoco in un ristorante frequentato dagli stranieri uccidendo 5 persone.