Manovra, vertice a Palazzo Chigi: si cerca una soluzione alla trattativa con Bruxelles
Quasi sicuramente si andrà nella direzione di un taglio del deficit ora fissato al 2,4%
Si è svolto a palazzo Chigi il vertice di governo sulla manovra. Presenti il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il ministro ai Rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro e il sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia. Non c'era il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Oggi pomeriggio era una riunione con le parti politiche sugli emendamenti controversi, poi sarà coinvolto e informato sull'impatto economico nella decisione finale anche il ministro Tria " ha spiegato Conte.
Da stamattina e poi nel corso del pomeriggio ci sono state diverse riunioni sia tecniche sia politiche per fare il punto della situazione e trovare una soluzione alla trattativa con Bruxelles. In una giornata che ha registrato lo slittamento del voto di fiducia alla Camera per problemi di copertura di alcune misure inserite nella manovra, l'obiettivo è individuare le modifiche alla legge di bilancio da presentare in Senato per provare a evitare la procedura di infrazione da parte dell'Ue. Quasi sicuramente le modifiche andranno nella direzione di un taglio del deficit ora fissato al 2,4%. La risposta dell'Italia sarà discussa a Bruxelles il 19 dicembre.
Incontro Conte-Juncker in stand-by, l'Ue chiede un segnale
La Commissione europea aspetta un segnale dall'Italia prima di ufficializzare un incontro tra il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Un segnale che ancora non è arrivato, anche se il dialogo è in corso e le cose possono evolvere rapidamente.
Questo il messaggio che arriva da Bruxelles mentre è in corso il vertice di maggioranza. La premessa è che in questa fase non è semplice fare commenti, perché da Roma arrivano segnali molto diversi e non c'è ancora chiarezza sui contenuti del nuovo eventuale piano di bilancio del governo.
La situazione è 'fluida': il dialogo è in corso e questo è positivo, ma serve qualcosa di concreto che lo sostenga, è la posizione della Commissione Ue riguardo all'annuncio dato ieri da Conte su un faccia a faccia a Strasburgo la settimana prossima con Juncker, in piena plenaria del Parlamento e in ogni caso dopo la riunione del Collegio dei commissari, che potrebbe esaminare la eventuale nuova proposta italiana. Il Collegio, infatti, si terrà nella mattinata di martedì, sempre a Strasburgo, mentre secondo notizie di stampa italiana l'incontro Juncker-Conte sarebbe previsto per martedì all'ora di cena. Altre fonti fanno notare l'irritualità di un vertice all'Europarlamento nei giorni in cui è in corso la seduta dell'assemblea.
E per ora non è chiaro nemmeno il formato: sarà un bilaterale o al tavolo siederanno anche il ministro Tria e i commissari come alla cena del 24 novembre? "Non possiamo confermare l'incontro" dicono intanto ufficialmente i portavoce di Bruxelles, confermando comunque la telefonata di ieri tra il premier e il presidente della Commissione e facendo presente che una riunione puo' essere organizzata rapidamente.
Già domani quando sarà ufficializzata l'agenda di Juncker si potrebbe sapere qualcosa di più. E' possibile anche che l'incontro possa tenersi a Bruxelles anziché a Strasburgo: soluzione più facile dal punto di vista logistico e organizzativo.
La premessa comunque rimane: un incontro del genere sarebbe produttivo se ci fosse qualcosa di concreto su cui discutere. Quanto ai contenuti, la posizione della Commissione sulla manovra del governo Conte è chiara ed è stata ribadita pubblicamente più volte: Bruxelles chiede una "correzione sostanziale" del percorso di bilancio dell'Italia e l'impegno del governo a mettere in campo un miglioramento del deficit strutturale, anche minimo. Ancora oggi Pierre Moscovici è tornato a chiedere il 'rispetto delle regole': ovvero un aggiustamento del deficit calcolato al netto delle una tantum e del ciclo economico.
Stampa internazionale. FT: Conte tende una mano all'Europa per evitare sanzioni
Il braccio di ferro sulla manovra tra Ue e Italia intanto tiene acceso il dibattito anche sulle principali testate internazionali. Oggi il Financial Times parla del premier Conte come 'il principale attore' che vuole 'perfezionare' la manovra per evitare 'sanzioni Ue'. Ma le discussioni tra Ue e Italia - si legge ancora - "sono complicate dalle dinamiche interne della coalizione, dove l'ultimo potere decisionale è nelle mani dei Capi dei due partiti della maggioranza, Salvini e Di Maio, piuttosto che Conte e Tria".
New York Times: Bruxelles deve offrire qualcosa o politica italiana sempre più nazionalista
Il New York Times invece rileva come l'Ue sulla manovra stia conducendo "un gioco pericoloso". Adam Tooze sel suo editoriale scrive che Bruxelles "dovrebbe offrire qualcosa di positivo all'Italia, in particolare per quanto riguarda una strategia per la crescita e sul fronte dell'immigrazione. "Se tutto ciò che ha da dare è discipina - conclude - sta invitando la politica italiana a ricollocarsi su linee ancora più nazionaliste e ostili all'Europa".