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MONDO

La vicenda dei fucilieri di Marina

Marò, Italia pronta a internazionalizzare la vicenda

Il ministro degli Esteri Federica Mogherini annuncia che "tecnicamente" la strada è pronta. "Oggi la priorità sono le condizioni di salute di Massimiliano Latorre"

Salvatore Girone e Massimiliano Latorre
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Roma La strada dell'internazionalizzazione del caso dei due marò italiani accusati dell'omicidio di due pescatori in India è "tecnicamente pronta". A riferirlo è il ministro degli Esteri Federica Mogherini, intervenuta in Senato per un'audizione davanti alle Commissioni Esteri e Difesa di Palazzo Madama e di Montecitorio. “È chiaro – ha tuttavia aggiunto - che da non più di qualche mese c'è un nuovo interlocutore nel governo Modi, quindi è dovere di questo governo esplorare questa interlocuzione".

"Condizioni di Latorre prioritarie" 
"Oggi la priorità sono le condizioni di salute di Massimiliano Latorre, ma anche le condizioni di vita di entrambi i fucilieri, che chiaramente non sono le più serene", ha dichiarato. Venerdì prossimo la Corte Suprema di New Delhi deciderà sulla richiesta della difesa di Latorre di far tornare in Italia per motivi di salute il fuciliere, colpito nei giorni scorsi da un attacco ischemico transitorio. "Mi auguro che la richiesta possa essere valutata serenamente ed accolta", ha detto Mogherini.

Ieri l'apertura del governo indiano 
Proprio ieri il ministro degli Esteri indiano, Sushma Swaraj, ha annunciato che se la Corte Suprema concederà l'autorizzazione al rientro in Italia di Massimiliano Latorre per ragioni umanitarie, il governo indiano non si opporrà. Poi ha però aggiunto che "la questione non può essere affrontata con un dialogo diplomatico, essendo all'esame della giustizia".
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