MONDO
Dimesso dall'ospedale di New Delhi
Marò, slitta al 12 settembre la decisione su rimpatrio di Latorre; dall'India nuove accuse
La Corte ha chiesto un parere al Governo sull'istanza dei legali che chiedono il ritorno in Italia del fuciliere per due settimane per "motivi di salute"; intanto a Latorre è stato tolto obbligo di firma al commissariato. La stampa indiana: i marò fecero pressioni su capitano della Enrica Lexie
l'istanza in cui i legali chiedono il suo rimpatrio per due settimane dopo l'attacco ischemico subito ed ha chiesto al governo un parere aggiornando così l'udienza al 12 settembre.
In attesa della decisione intanto la Corte ha esentato Massimiliano Latorre, sempre su richiesta della difesa, dall'obbligo di firma presso il commissariato di polizia per due settimane per le sue condizioni di salute.
Il fuciliere è stato dimesso ieri dall'ospedale di New Delhi dove era stato ricoverato una settimana fa per un attacco ischemico transitorio. Il paziente - riferiscono fonti mediche - "si sta riprendendo molto bene" e "dovrà solo tornare in ospedale fra qualche giorno per un controllo di routine del decorso del suo recupero".
Appoggio del Governo alla richiesta dei legali
L'iniziativa dei legali di far rientrare Latorre gode del "pieno sostegno del Governo italiano", ha sottolineato il ministro degli esteri e futuro Alto Rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea, Federica Mogherini. ll militare italiano "è stato curato eccellentemente in India, ma è chiaro - ha continuato il ministro - che ha bisogno di riposo, di serenità e della sua famiglia". "Spero che le ragioni mediche - ha concluso la Mogherini - siano ascoltate dalla Corte Suprema indiana".
Le nuove accuse dall'India
Intanto piovono nuove accuse contro i due marò. Secondo i media indiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dopo la morte dei due pescatori indiani avrebbero cercato di coprire il loro operato facendo pressioni sul capitano della Enrica Lexie: gli chiesero cioè di inviare una mail con il resoconto dell'incidente alle organizzazioni di sicurezza marittima internazionale, una mail che sostenesse che i due pescatori erano armati e che questo era stato il motivo per cui avevano sparato. Lo scrive l'Hindustan Times.
È slittata al 12 settembre la sentenza sul rimpatrio di Massimiliano Latorre "per motivi di salute". La Corte suprema indiana ha esaminato
In attesa della decisione intanto la Corte ha esentato Massimiliano Latorre, sempre su richiesta della difesa, dall'obbligo di firma presso il commissariato di polizia per due settimane per le sue condizioni di salute.
Il fuciliere è stato dimesso ieri dall'ospedale di New Delhi dove era stato ricoverato una settimana fa per un attacco ischemico transitorio. Il paziente - riferiscono fonti mediche - "si sta riprendendo molto bene" e "dovrà solo tornare in ospedale fra qualche giorno per un controllo di routine del decorso del suo recupero".
Appoggio del Governo alla richiesta dei legali
L'iniziativa dei legali di far rientrare Latorre gode del "pieno sostegno del Governo italiano", ha sottolineato il ministro degli esteri e futuro Alto Rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea, Federica Mogherini. ll militare italiano "è stato curato eccellentemente in India, ma è chiaro - ha continuato il ministro - che ha bisogno di riposo, di serenità e della sua famiglia". "Spero che le ragioni mediche - ha concluso la Mogherini - siano ascoltate dalla Corte Suprema indiana".
Le nuove accuse dall'India
Intanto piovono nuove accuse contro i due marò. Secondo i media indiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dopo la morte dei due pescatori indiani avrebbero cercato di coprire il loro operato facendo pressioni sul capitano della Enrica Lexie: gli chiesero cioè di inviare una mail con il resoconto dell'incidente alle organizzazioni di sicurezza marittima internazionale, una mail che sostenesse che i due pescatori erano armati e che questo era stato il motivo per cui avevano sparato. Lo scrive l'Hindustan Times.