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MONDO

Visita abbreviata in America Latina

Mattarella: la mano insanguinata del terrorismo minaccia il mondo

Il capo dello Stato incontra il presidente messicano, Enrique Peña Nieto: "Siamo uniti" contro il terrore 

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La strage di Dacca pesa sulla visita del presidente della Repubblica in Messico. La "mano sanguinaria del terrorismo" minaccia l'intero pianeta e i suoi valori di libertà e convivenza. Proprio per combattere la "barbarie terrorista e l'ampiezza delle sfide del mondo contemporaneo, quali migrazioni, tutela dell'ambiente, c'è bisogno ormai di "uno sforzo corale", ha detto Sergio Mattarella dopo l'incontro a Città del Messico con il presidente Enrique Peña Nieto. "Estamos juntos, siamo uniti in questa battaglia di civiltà", ha aggiunto Mattarella, che rientrerà in anticipo in Italia. 

"Bisogna lavorare intensamente per affermare il rispetto della vita e dei diritti contro l'oscurantismo, la violenza e la cultura di morte" e quindi di fronte alla sfida del terrorismo occorre "una alleanza della comunità internazionale contro la barbarie", ha spiegato.

Il presidente della Repubblica ha definito l'attentato a Dacca "un evento luttuoso che ha gettato sull'Italia un'ombra di tristezza, sono stati colpiti cittadini italiani come in precedenza era accaduto a cittadini di altri Paesi".

Mattarella ha annullato le tappe in Uruguay e Argentina e rientrerà in Italia dal suo viaggio in America latina domani nel tardo pomeriggio, in tempo per accogliere le salme delle nove vittime italiane dell'attentato.
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