MONDO
Merkel e Davutoglu preoccupati da "nuova ondata" di rifugiati dalla Siria
Merkel: pronti ad accelerare adesione a Ue della Turchia, se collabora alla gestione dei profughi
La cancelliera tedesca - a Istanbul per incontrare il premier Erdogan e il primo ministro turco Davutoglu - conferma la disponibilità della Germania ad appoggiare la Turchia per ottenere un iter di adesione all'Unione Europea più rapido, se Ankara contribuirà a contenere il flusso dei profughi verso l'Unione Europea. Sul tavolo anche la crisi siriana e la lotta al terrorismo
Sul tavolo, oltre alla crisi dei rifugiati, anche la questione siriana e l'attentato kamikaze che ha fatto più di 100 morti ad Ankara, attentato dietro al quale ci potrebbe essere l'Isis, secondo Ankara.
La preoccupazione per una nuova ondata di rifugiati dalla Siria
La cancelliera tedesca Angela Merkel e il primo ministro turco Ahmet Davutoglu hanno espresso la comune preoccupazione per una "nuova ondata" di rifugiati dalla Siria. I nuovi combattimenti ad Aleppo rischiano di creare "una nuova e significativa ondata migratoria", ha dichiarato Davutoglu, tema ribadito anche da Merkel nella conferenza stampa congiunta
Il piano Ue sull'immigrazione
La cancelliera mira soprattutto a sostenere il piano proposto dall'Ue per mantenere gli immigrati su territorio turco. Un piano che prevede, in cambio della creazione di nuovi campi profughi nel paese, un aiuto finanziario e concessioni come la liberalizzazione dei visti e l’accelerazione dell’iter di adesione della Turchia all'Unione europea.
Ankara è considerata un partner fondamentale per la lotta all'Isis e per la risposta alla crisi di rifugiati, ma finora ha accolto freddamente il "piano d'azione" redatto dall'Ue.
Oggi la Cancelliera Merkel ha confermato che la Germania è pronta a dare il suo contributo per accelerare il processo di adesione della Turchia all'Unione europea, in cambio di un aiuto di Ankara nell'arginare il flusso di profughi verso l'Europa. La cancelliera si è detta disposta a mettere mano al dossier già quest'anno.
La Turchia: occorre creare una safe zone nel nord della Siria
Dopo la dichiarazione della Cancelliera Merkel, anche il primo ministro Davutoglu ha manifestato alcune parziali aperture. La Turchia è pronta a collaborare con la Germania per prevenire l'immigrazione illegale - ha detto il primo ministro - ma "la crisi non può essere risolta senza una soluzione al conflitto in Siria".
Secondo Davutoglu, infatti, senza la creazione di una "safe zone" nel nord della Siria - come da tempo chiede la Turchia - bisogna aspettarsi una nuova ondata di profughi, a causa dell'intensificarsi degli scontri tra i ribelli e le forze di Assad spalleggiate dall'aviazione russa.