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MONDO

"Paesi Ue finanzino progetti Libia"

Migranti, Gentiloni a Juncker: "Serve maggior sforzo Ue "

 "L'azione del nostro Paese coniuga determinazione nel salvare vite e accogliere rifugiati, fermezza nel contrasto all'attività dei trafficanti, e sostegno alle autorità libiche nel quadro dell'impegno della Comunità internazionale per la stabilizzazione della Libia"

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 "L'Italia non sta risparmiando energie per rispondere, con una mobilitazione nazionale, alle sfide" dei flussi migratori. Cos il premier Paolo Gentiloni nella lettera di risposta a quella del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker del 25 luglio, di cui l'ANSA ha preso visione.

Serve maggiore sforzo Ue
"E' necessario, come voi stessi sottolineate, un maggior sforzo europeo per affrontare il fenomeno migratorio che ha una dimensione strutturale e riguarda l'intera Unione europea". Così il premier Paolo Gentiloni nella lettera di risposta a quella del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker del 25 luglio.  "L'azione del nostro Paese coniuga determinazione nel salvare vite e accogliere rifugiati, fermezza nel contrasto all'attività dei trafficanti, e sostegno alle autorità libiche nel quadro dell'impegno della Comunità internazionale per la stabilizzazione della Libia".

Bene determinazione Commissione Ue
 "Apprezziamo la determinazione della Commissione europea ad essere al fianco dell'Italia e a mantenere un dialogo costante con le autorità italiane, attraverso il gruppo di contatto permanente coordinato dai vostri Gabinetti a Bruxelles". 

Paesi Ue finanzino progetti Libia
"E' fondamentale che gli Stati membri dell'Ue concordino di finanziare in modo significativo, già prima del consiglio europeo d'ottobre, il fondo fiduciario Ue per l'Africa, anche per sostenere l'attività di Unhcr e Oim in Libia".  In particolare, Gentiloni auspica che venga "approvato il finanziamento anche delle prossime fasi del progetto (per un totale di 270 milioni di euro fino al 2026)" proposto dal Ministero dell'Interno italiano per il rafforzamento delle capacità libiche di gestione delle frontiere marittime e terrestri, "nonché i progetti per rafforzare la frontiera meridionale della Libia e per sostenere lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali libiche e dei Paesi di transito confinanti con la Libia".  Nella lettera, il premier definisce d'altra parte, un "risultato di rilievo", la "recente approvazione - con l'assegnazione di 46 milioni da parte del Comitato operativo del Fondo fiduciario Ue per l'Africa - del progetto proposto dal Ministero dell'Interno italiano per il rafforzamento delle capacità libiche di gestione delle frontiere marittime e terrestri".

Parigi, Italia coraggiosa su Libia
"L'Italia ha preso delle decisioni coraggiose, strutturando ad esempio i guardacoste libici per dissuadere i trafficanti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Grerard Collomb in un'intervista rilasciata a Le Figaro, rispondendo a una domanda sull'abbassamento del numero di migranti sbarcati sulle coste italiane. In Francia "il sistema non funziona" ha continuato Collomb, spiegando che il 75% dei migranti accampati a la Chapelle, quartiere a nord da Parigi, "sono persone che hanno fatto richiesta d'asilo in paesi diversi dalla Francia" senza ottenerla. Per questo, il ministro ha sottolineato che sarà necessario attuare "una politica rigorosa".   Collomb ha poi parlato di minaccia terroristica "estremamente elevato" in Francia riconoscendo che, "oltre alla minaccia esogena teleguidata dal fronte tra Irak e Siria", c'è una "minaccia endogena in contatto diretto" con l'Isis. Sul piano della sicurezza interna, l'ex sindaco di Lione ha annunciato che "il dispiegamento della polizia per la sicurezza del quotidiano comincerà a partire dalla fine dell'anno". 
 
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