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ITALIA

Calderoli: proposta folle. Patriarca: polemiche insensate

Migranti, il piano del capo del Dipartimento Morcone: "I Profughi lavorino nelle città"

"Bene lavoro volontario in convenzioni con comuni e associazioni di volontariato, mai attività che possa dire 'prima i profughi poi gli italiani", commenta il ministro dell'Interno Alfano

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Coinvolgere "nel lavoro i migranti che sono legittimamente sul nostro suolo: i rifugiati o chi ha già presentato la richiesta d'asilo". A lanciare la proposta, in un'intervista al 'Corriere della Sera' è il capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione Mario Morcone. "Non possiamo più lasciare - aggiunge - che queste persone appese in attesa di un destino che cada dall'alto, ad abbruttirsi passando la giornata ad attendere pranzo e cena".

Morcone ricorda come alcuni sindaci abbiano già "attivato progetti di volontariato". Il lavoro, che non sarebbe comunque obbligatorio,  "è nell'interesse dei migranti e della collettività". "Chi mostra buona volontà e capacità di inserirsi - continua - potrebbe ottenere un'attenzione diversa nell'accoglienza. C'è il permesso umanitario che attualmente viene dato per motivi di vulnerabilità ai bambini e ai malati. Potremmo usarlo in questo senso. Dopo un anno la verifica servirebbe da incentivo a comportamenti virtuosi". Il lavoro sarebbe retribuito: "non penso a una paga con tariffe nazionali ma a una retribuzione ridotta"

Alfano: sì a volontariato ma per lavoro prima gli italiani
 "Prima la precedenza agli italiani". Il ministro dell'interno Angelino Alfano intervistato a Rtl appoggia la proposta di Morcone di lavoro ai migranti regolari ma precisa: "Per noi la regola è prima gli italiani. Altra cosa è volontariato che permetta a profughi di darsi da fare. Bene lavoro volontario in convenzioni con comuni e associazioni di volontariato, mai attività che possa dire 'prima i profughi poi gli italiani'". 

Calderoli: proposta folle e inaccettabile
"Impiegare gli immigrati richiedenti asilo in lavori socialmente utili, retribuirli e dare così loro una corsia preferenziale per essere accolti? La proposta del prefetto Morcone è folle e inaccettabile: in un Paese dove la disoccupazione generale è oltre l'11 per cento e quella giovanile si aggira sul 35 per cento la priorità deve essere dare lavoro ai nostri disoccupati e ai nostri giovani e non a chi, nel 90 per cento dei casi, è qui da irregolare e verrà espulso al termine dell'iter burocratico della sua domanda di protezione". Lo ha affermato Roberto Calderoli della Lega Nord in una nota.

"Ancora più folle e inaccettabile - ha proseguito Calderoli - è la proposta di voler premiare questi immigrati che si impegneranno nei lavori socialmente utili con una sorta di corsia preferenziale ad hoc estendendo loro lo strumento della protezione per fini umanitari, da riservare a soggetti deboli, come bambini, donne o malati: questo sarebbe il cavallo di Troia per far restare qui tutti i richiedenti asilo. Assurdo".

"Vorremmo poi capire perchè Morcone, un prefetto, un semplice funzionario dello Stato, continui ad andare sui giornali a proporre le sue ricette per il Paese e a sibilare ordini e velate minacce ai sindaci che non seguono la sua linea: avevamo capito che il ministro degli Interni fosse un tale Angelino Alfano, non questo Morcone, ma forse sbagliavamo..." ha concluso Calderoli.

Patriarca: su Morcone polemiche insensate
"Sulle parole di Morcone si registrano polemiche insensate. La proposta del prefetto va giustamente nell'ottica di dare maggiore dignità ai richiedenti asilo, che spesso devono aspettare 7 o 8 mesi prima di avere il via libera sullo status di rifugiato". Lo afferma il deputato del Pd Edoardo Patriarca, vice presidente della Commissione d'inchiesta sul sistema d'accoglienza.

"La Lega, la destra, come spesso succede scelgono la strada dello scontro ideologico, qui invece si tratta di dare sostanza ai contenuti - continua Patriarca - La proposta di Morcone va nella direzione di una maggiore integrazione, antidoto contro ogni fondamentalismo".
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