Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Migranti-oltre-13mila-salvati-65-morti-e-centinaia-di-dispersi-in-una-settimana-Renzi-sistema-non-al-collasso-b334a6b8-ad5b-41c5-a2fc-663c8bf99887.html | rainews/live/ | true
MONDO

Immigrazione

Migranti, oltre 13mila salvati, 65 morti e centinaia di dispersi in una settimana

Renzi: "Il nostro sistema di accoglienza non è al collasso. Anzi, è un modello in Europa e nel mondo, ma il problema degli immigrati non si risolve senza una strategia per l'Africa"

naufragio
Condividi
Oltre 13mila migranti tratti in salvo, 65 vittime accertate tra cui anche 3 neonati e centinaia di dispersi nella settimana che si chiude. Continuna l'emergenza immigrazione nel Mediterraneo.    

Solo ieri oltre 1900 i migranti sono stati salvati nel Canale di Sicilia, nel corso di 16 distinte operazioni di soccorso. Di questi, 629 sono arrivati oggi a Reggio Calabria trasportati dalla nave Vega della marina militare. A bordo anche 45 salme.

Le imbarcazioni in partenza dalla Libia sono in condizioni sempre piu' disastrose e a stento riescono a raggiungere le acque internazionali, dove sono schierate le navi dell'Europa e dell'Italia. La conferma arriva purtroppo dai naufragi degli ultimi giorni: tre accertati e documentati dalle immagini della Marina Militare, con 65 vittime recuperate e centinaia di dispersi, un quarto che emerge dai racconti dei sopravvissuti.

Sono stati infatti i migranti sbarcati ieri mattina a Pozzallo dal rimorchiatore 'Asso 29' a raccontarlo agli operatori di Save the Children.

"Siamo partiti mercoledi' notte da Sabratha, eravamo due pescherecci e un gommone - hanno spiegato -. Un primo peschereccio, con circa 500 a bordo, trainava un secondo senza motore, con altre centinaia di migranti". Giovedi' mattina la tragedia: "il peschereccio trainato ha cominciato ad imbarcare acqua e dopo un po' e' affondato. Alcuni si sono buttati in acqua ma solo in pochi sono riusciti ad aggrapparsi alla fune che legava i due pescherecci".

Renzi: "Il nostro sistema di accoglienza non è al collasso"
Il nostro sistema di accoglienza "non è al collasso. Anzi, è un modello in Europa e nel mondo", ma il problema degli immigrati non si risolve senza una strategia per l'Africa. E' la convinzione del premier Matteo Renzi che, in un'intervista a Avvenire, sottolinea la necessità di maggiori investimenti in cooperazione internazionale.

"Le immagini della poliziotta che dà il biberon alla piccola Favour, la dedizione della Marina militare, della Guardia costiera, la passione dei cittadini che da Lampedusa in su si fanno in quattro per dare una mano a questi fratelli e sorelle come fa il dottor Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, mi emozionano. Chi crede non può non pensare a 'Ero straniero e mi avete accolto. Avevo fame e mi avete sfamato. Avevo sete e mi avete dissetato'. L`Italia - sottolinea Renzi - è un modello nel mondo. E ci è stato riconosciuto anche al recente G7 in Giappone. Ma salvarli in mare senza una strategia per l`Africa non risolve il problema. Dobbiamo davvero aiutarli a casa loro, a cominciare dagli investimenti in cooperazione internazionale".

Il punto è l`attuazione del Migration Compact: "O la fa l`Europa o dovremo farlo da soli. Non c`è tempo da perdere. Ma, sia chiaro: ancora oggi - dopo questa settimana terribile - i numeri degli sbarchi del 2016 sono inferiori agli sbarchi del 2015 nello stesso periodo. Quindi - afferma il premier - buon senso e sangue freddo, questo è ciò che serve in questa fase. Mi colpisce che i più lucidi sul futuro dell`Europa siano stati due cittadini del mondo non europei. Mi riferisco al presidente degli Stati Uniti. E al Vescovo di Roma, che ha il passaporto argentino, ma che parlando al premio "Carlo Magno" ha dato una lezione straordinaria su cosa sia e cosa debba essere la cara Vecchia Europa".
Condividi