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MONDO

Unhcr: fateli sbarcare ora

Migranti: scontro Italia-Malta, Salvini: "Altra nave in mare, diciamo no"

La Aquarius sempre ferma in acque internazionali in attesa di ordini tra malta e la Sicilia. La preoccupazione dell'Unhcr. Medici senza frontiere: mattinata di preghiere a bordo. Migranti non sanno dello stallo diplomatico. Toninelli: La Valletta si prenda le sue responsabiità. Noi non siamo xenofobi, ma diciamo basta. Altre 800 persone tratte in salvo

Foto Ansa da Sos Mediterranée
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L'Italia non arretra di un millimetro. E torna a chiedere con forza a Malta di aprire i suoi porti alla nave Aquarius dove si trovano a bordo 629 persone. La decisione di chiudere gli scali italiani è arrivata ieri pomeriggio a sorpresa dal ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini che non intende fare dell'Italia un "immenso campo profughi". E ribadisce che il nostro Paese non può farsi carico da solo dell'emergenza migranti. Anche questa mattina, Danilo Toninelli, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture è tornato a sottolineare: è una questione di "buon senso: i richiedenti asilo vanno salvati all'interno del porto più sicuro e vicino" serve "un'assunzione di responsabilità da parte di Malta. Aspettiamo una risposta affinché La Valletta apra i suoi porti La soluzione deve arrivare presto. Per alcuni giorni ci sono viveri a sufficienza e assistenza medica, ma noi chiediamo che vengano aperti i porti degli altri Paesi; altri devono aprirsi al salvataggio dei migranti".

Vertice a Palazzo Chigi questa sera
"Questa sera ci sarà un vertice a Palazzo Chigi con i ministri competenti sulla questione", afferma il premier Giuseppe Conte in visita a Amatrice interpellato sul caso Aquarius e confermando di essere "in diretto contatto" con le autorità coinvolte.

Toninelli ha poi aggiunto:  "E' fondamentale ricordare l'immenso lavoro che ha fatto l'Italia e la guardia costiera italina" che negli ultimi anni ha salvato "più di 600mila vite umane. Questo significa che nessuno si deve mai permettere di dire che che l'Italia, gli italiani, e il governo italiano tengano una politica xenofoba contro i migranti, che ci si disinteressi di questi richiedenti asilo in condizioni disperazione". 

Ue a Italia e Malta: "Imperativo umanitario è priorità"
"Per la Commissione c'è prima l'imperativo umanitario, stiamo parlando di persone. La priorità è che maltesi e italiani permettano" a nave Aquarius di sbarcare i migranti e ricevere le cure necessarie. "Rivolgiamo un appello affinché le persone siano sbarcate velocemente e ricevano le cure" del caso. Così Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea.

Ue: legge non è chiara, regolata da diritto internazionale, non spetta a noi interpretarlo
La situazione della nave Aquarius è "regolata dal diritto internazionale e non è competenza della Commissione interpretare la legge". Ma "la situazione è tutto tranne che chiara. Secondo il diritto internazionale, la decisione sul luogo in cui una nave dovrebbe sbarcare spetta al Paese che coordina l'operazione di salvataggio", ma "non precisa se deve essere nello stesso Paese". La legge propone solo dei "criteri, per orientare la decisione". Così Natasha Bertaud, portavoce della Commissione europea per la Migrazione.

Altri 800 migranti tratti in salvo
Altri migranti intanto sono stati salvati a largo della Libia.Si tratta di circa 800 persone che, secondo quanto si apprende,sono state recuperate da imbarcazioni italiane e internazionali. Le operazioni di soccorso si sono concluse in piena notte. 

Autorità maltesi avevano impedito ingresso in porto nave Seefuchs
Le autorità maltesi avevano impedito l'altro ieri l'ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l'unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta - ha riferito alla polizia italiana il comandante dell'unità - ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l'ingresso in porto. Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, è stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata ieri mattina.

Salvini, altra nave ong in mare, diciamo no
"Oggi anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l'ennesimo carico di immigrati,da portare in Italia. L'Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta c'È CHI DICE NO.#chiudiamoiporti". Lo scrive su Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini.



Sea Watch 3: non abbiamo persone a bordo
 "#SeaWatch3 è nelle acque internazionali, non siamo attualmente coinvolti in alcun salvataggio. Ma siamo pronti a salvare le persone in difficoltà, a prescindere da dove vengono", scrive su Twitter la Ong Sea-Watch.


Salvini e Toninelli: Malta apra i suoi porti
In una nota congiunta, Salvini e il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, hanno chiesto a Malta di "rispondere ufficialmente alla nostra richiesta di apertura dei suoi porti per il salvataggio delle centinaia di naufraghi presenti sulla nave". 

Muscat: Italia viola leggi internazionali
Ma il governo maltese tiene duro. "Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull'Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolose per tutti coloro che sono coinvolti", replica il premier Joseph Muscat su Twitter. In precedenza, le autorità della Valletta avevano fatto sapere che l'isola "non ha competenza" su questo caso dato che il recupero dell'imbarcazione "è avvenuto nell'area di ricerca e salvataggio libico ed è stato coordinato dal centro di Roma". 


 Salvini: stop al business schifoso dell'immigrazione clandestina
"Tutti in Europa fanno gli affari propri, ora anche l'Italia rialza la testa. Stop al business schifoso dell'immigrazione clandestina", ha scritto su twitter Salvini rilanciando l'hashtag #chiudiamoiporti. L'emergenza è stata affrontata nel corso del vertice a Palazzo Chigi sulle nomine dei sottosegretari tra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice, Salvini e Luigi Di Maio. 


 Conte: Malta non assicura intervento umanitario. Italia in totale solitudine
Palazzo Chigi ha disposto l'invio di due motovedette con medici a bordo. Conte ha contattato il premier maltese Joseph Muscat al quale, ha spiegato, "ho chiesto chiaramente che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà". Ma "Muscat pur comprendendo la situazione, non ha assicurato alcun intervento anche in chiave umanitaria. Si conferma l'ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell'Europa, a intervenire e a farsi carico dell'emergenza", ha attaccato Conte, chiedendo un cambiamento "radicale" del regolamento di Dublino, perché "l'Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l'emergenza immigrazione". 

Appello Onu: fateli sbarcare ora
L'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, fa appello ai "governi coinvolti affinchè consentano lo sbarco immediato di centinaia di persone bloccate nel Mediterraneo da sabato a bordo della nave Aquarius. "E' un imperativo umanitario, le persone sono in difficoltà, stanno esaurendo le scorte e hanno bisogno rapidamente di aiuto", afferma Vincent Cochetel, inviato speciale dell'Unhcr per il Mediterraneo centrale. "Questioni più ampie come quella su chi  è responsabile e competente dovrebbero essere esaminate solo dopo", aggiunge. "Il principio del salvataggio in mare
non deve essere messo in dubbio da incidenti come questo. Altri governi devono agire per sostenere i Paesi che si occupano degli arrivi via mare. Ci potrebbe includere un meccanismo in tutta la regione per gli sbarchi, basato su una buona cooperazione tra Stati e altri attori", conclude Cochetel. 

Carlotta Sami di UNHCR: salvarli resti priorità
"Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo", dice Carlotta Sami, la portavoce dell'Unchr per i rifugiati per il sud Europa. E a RaiNews24 sottolinea: "La situazione ci preoccupa profondamente".



 
 

Medici senza frontiere: preghiere a bordo, i migranti non sanno dello stallo diplomatico
Msf - sul profilo twitter - scrive che i migranti in mattinata si sono riuniti in preghiera. E chiede una risoluzione rapida e l'assegnazione di un porto sicuro. E spiega che ci sono 7 donne incinte, 15 con gravi ustioni chimiche, diversi pazienti con sindrome da annegamento e ipotermia".  Poi - l'ong - ricorda che i migranti a bordo non sanno dello stallo diplomatico.




Maroni: bene Salvini
"E' una mossa che condivido. Quando ero ministro ci avevo provato anche io per risolvere la questione, per mettere l'Unione europea sotto pressione e per ottenere quello che non siamo riusciti ad ottenere, ossia il borders sharing. Cioe' l'impegno a suddividere tra tutti i Paesi europei gli immigrati che arrivano in Italia in base alla popolazione". A dirlo è l'ex ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sulla decisione del ministro dell'Interno Matteo Salvini di chiudere i porti italiani alla nave Aquarius carica di migranti. A margine del Consob day, Maroni ha sottolineato: "Allora non ci riuscimmo perche' non c'erano in Europa governi che sostenevano la nostra posizione: adesso ci può essere con Orban, governo austriaco. Quindi è un braccio di ferro che puo' essere davvero la soluzione. Il problema non è Malta perchè è troppo piccola, però se da questo deriva un impegno di tutti i Paesi Europei la questione si può risolvere". 

Scatta gara solidarietà sindaci italiani: apriamo nostri porti
Dopo la decisione adottata dal ministro dell'Interno, Salvini, diversi sindaci italiani si sono offerti di far attraccare la nave Aquarius nei loro porti. Si va dal sindaco di Napoli, De Magistris, a quello di Trapani, Giacomo Tranchida. Da quello di Riace, Mimmo Lucano. A quello di Livorno, Filippo Nogarin a cui è stato rimosso dal profilo Facebook il post in cui annunciava la disponibilità ad aprire il porto alla nave Acquarius, a bordo della quale ci sono 629 profughi. Nel post rimosso Nogarin spiegava di aver dato la disponibilità per il porto di Livorno al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, di averne parlato anche con il presidente della Camera Roberto Fico. Non è la prima volta dall'insediamento del governo gialloverde che il sindaco pentastellato di Livorno prende le distanze dalle posizioni espresse da un ministro: lo aveva già fatto nei confronti del ministro della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana, a proposito delle famiglie arcobaleno, ribadendo l'intenzione dell'amministrazione labronica di riconoscere diritti alle coppie omosessuali.

La sindaca di Barcellona Ada Colau offre disponibilità per l'approdo
La sindaca di Barcellona, Ada Colau, ha offerto l'approdo nel porto della città catalana alla nave Aquarius. "Prima di tutto bisogna salvare vite umane", ha detto la prima cittadina, chiedendo la collaborazione del governo spagnolo. "Le città devono rispettare i diritti umani. Barcellona e Madrid già stanno facendo accoglienza con le proprie risorse e vogliamo farlo bene: vogliamo organizzarci con le altre città e il governo di Spagna". 

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