MONDO
Le reazioni
Milano, vertice su Ucraina. Cameron: "Russia rispetti accordi". Barroso: "Attuare protocollo Minsk"
L'incontro si è svolto a margine del vertice Asem, il summit euro-asiatico in corso nel capoluogo lombardo. Presenti il presidente russo Putin e quello ucraino Poroshenko, oltre ai leader europei. Renzi: "Passo in avanti ma ci sono differenze". Putin: "Incontro buono e positivo ma molte divergenze". Hollande: "Per soluzione della crisi procedere con i colloqui in 'formato Normandia'"
Milano
"Vladimir Putin ha detto molto chiaramente che non vuole una guerra fredda e che non vuole l'Ucraina divisa: se è cosi adesso deve compiere azioni per mettere in atto tutto quanto previsto dall'accordo di Minsk". Lo ha detto il premier britannico, David Cameron, al termine dell'incontro a Milano sulla crisi ucraina che si è svolto a margine dell'Asem (il summit euro-asiatico in corso nel capoluogo lombardo).
"Mosca - ha proseguito Cameron - deve far uscire le truppe russe e le armi pesanti dall'Ucraina, rispettare gli accordi e riconoscere un'unica tornata di elezioni in Ucraina". "Se non succede", ha avvertito, "l'Ue, incluso il Regno Unito, deve mantenere le sanzioni e le pressioni".
Al vertice erano presenti anche il presidente russo, Vladimir Putin, il suo omologo ucraino, Petro Poroshenko, il premier Renzi, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francesce Francois Hollande, oltre a oltre ai presidenti di Consiglio e Commissione Ue, Herman Van Rompuy e Josè Manuel Barroso.
Barroso: "La cosa più importante è attuare il protocollo di Minsk"
Proprio quest'ultimo ha sottolineato come all'incontro sia emerso ''che la cosa più importante, e su questo c'è stato un accordo, è l'attuazione del protocollo di Minsk'', aggiungendo che dovranno esserci anche una verifica sul cessate il fuoco e elezioni locali.
Renzi: "Passo in avanti ma ci sono differenze"
"Penso che abbiamo fatto un passo avanti", anche se "ci sono delle differenze", ha commentato invece Renzi in conferenza stampa avvertendo che "non possiamo accettare l'instabilità dell'Ucraina ma dobbiamo coinvolgere la Russia nelle grandi questioni internazionali".
Putin: "Incontro buono e positivo ma molte divergenze"
Incontro "buono e positivo". Questo il commento del presidente Putin dopo il vertice. Il suo portavoce però precisa: i colloqui sulla crisi ucraina a margine del summit Asem a Milano "proseguono" ma sono "difficili", con "un sacco di divergenze e incomprensioni", e con "una parte dei partecipanti" che hanno "manifestato il pieno mancato desiderio di capire lo stato reale delle cose nel sud-est dell'Ucraina".
Hollande: "Per soluzione della crisi bisogna andare avanti con il 'formato Normandia'"
Intanto il presidente francesce Francois Hollande sostiene che per trovare una soluzione alla crisi ucraina bisogna procedere con i colloqui secondo il 'formato Normandia', con Russia, Ucraina, Francia e Germania. Lo ha detto a margine dell'Asem. "Francia e Germania possono svolgere un ruolo nella soluzione della crisi ucraina" ha precisato. "E' una situazione che pesa sulla Russia con le sanzioni, e anche sull'Europa", ma soprattutto ha aggiunto Hollande "pesa sul mondo". "Dobbiamo tutti trovare una soluzione".
Napolitano: "Ora più comprensione tra le parti"
A parlare della crisi ucraina è stato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Ritengo che ci sia un più alto grado di comprensione da tutte e due le parti". Lo ha affermato conversando con i giornalisti a Milano dopo gli incontri di ieri con il leader russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko. I colloqui sono stati "informali, non avendo io responsabilità di governo", ha spiegato Napolitano. Il presidente ha quindi riferito di aver colto "un più alto grado di comprensione tra le due parti circa la necessità di uscire al più presto da una situazione le cui ripercussioni e i cui danni devastanti non investono solo i due Paesi coinvolti ma anche tutta l'Europa".
"Mosca - ha proseguito Cameron - deve far uscire le truppe russe e le armi pesanti dall'Ucraina, rispettare gli accordi e riconoscere un'unica tornata di elezioni in Ucraina". "Se non succede", ha avvertito, "l'Ue, incluso il Regno Unito, deve mantenere le sanzioni e le pressioni".
Al vertice erano presenti anche il presidente russo, Vladimir Putin, il suo omologo ucraino, Petro Poroshenko, il premier Renzi, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francesce Francois Hollande, oltre a oltre ai presidenti di Consiglio e Commissione Ue, Herman Van Rompuy e Josè Manuel Barroso.
Barroso: "La cosa più importante è attuare il protocollo di Minsk"
Proprio quest'ultimo ha sottolineato come all'incontro sia emerso ''che la cosa più importante, e su questo c'è stato un accordo, è l'attuazione del protocollo di Minsk'', aggiungendo che dovranno esserci anche una verifica sul cessate il fuoco e elezioni locali.
Renzi: "Passo in avanti ma ci sono differenze"
"Penso che abbiamo fatto un passo avanti", anche se "ci sono delle differenze", ha commentato invece Renzi in conferenza stampa avvertendo che "non possiamo accettare l'instabilità dell'Ucraina ma dobbiamo coinvolgere la Russia nelle grandi questioni internazionali".
Putin: "Incontro buono e positivo ma molte divergenze"
Incontro "buono e positivo". Questo il commento del presidente Putin dopo il vertice. Il suo portavoce però precisa: i colloqui sulla crisi ucraina a margine del summit Asem a Milano "proseguono" ma sono "difficili", con "un sacco di divergenze e incomprensioni", e con "una parte dei partecipanti" che hanno "manifestato il pieno mancato desiderio di capire lo stato reale delle cose nel sud-est dell'Ucraina".
Hollande: "Per soluzione della crisi bisogna andare avanti con il 'formato Normandia'"
Intanto il presidente francesce Francois Hollande sostiene che per trovare una soluzione alla crisi ucraina bisogna procedere con i colloqui secondo il 'formato Normandia', con Russia, Ucraina, Francia e Germania. Lo ha detto a margine dell'Asem. "Francia e Germania possono svolgere un ruolo nella soluzione della crisi ucraina" ha precisato. "E' una situazione che pesa sulla Russia con le sanzioni, e anche sull'Europa", ma soprattutto ha aggiunto Hollande "pesa sul mondo". "Dobbiamo tutti trovare una soluzione".
Napolitano: "Ora più comprensione tra le parti"
A parlare della crisi ucraina è stato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Ritengo che ci sia un più alto grado di comprensione da tutte e due le parti". Lo ha affermato conversando con i giornalisti a Milano dopo gli incontri di ieri con il leader russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko. I colloqui sono stati "informali, non avendo io responsabilità di governo", ha spiegato Napolitano. Il presidente ha quindi riferito di aver colto "un più alto grado di comprensione tra le due parti circa la necessità di uscire al più presto da una situazione le cui ripercussioni e i cui danni devastanti non investono solo i due Paesi coinvolti ma anche tutta l'Europa".