MONDO
Terrore in Francia
Nantes, uomo invoca Allah e piomba sulla folla con un furgone. Almeno 11 feriti, 2 gravi
Ancora un veicolo sui passanti in Francia. Un uomo piomba sulle bancarelle, urla "Allah è grande", e poi si pugnala. "Non si può parlare di un atto terroristico", ha detto il Procuratore
Nantes (Francia)
Ancora un veicolo sulla folla, ancora momenti di terrore in Francia. Dopo l'azione compiuta domenica sera da uno squilibrato a Digione, questa volta è Nantes a tremare. Un uomo a bordo di un camioncino è piombato su un mercatino di Natale urlando lo slogan: "Allah è grande".
Il Presidente francese Francois Hollande ha invitato il Consiglio dei Ministri "a non farsi prendere dal panico" dopo i tre episodi che potrebbero far pensare ad un'escalation del terrorismo. L'Isis ha più volte minacciato attacchi contro la Francia. Il premier Valls ha reso noto che mille francesi sono coinvolti, in un modo o nell'altro, con la jihad in Siria e Iraq, di questi 57 sono già morti. "Non abbiamo mai conosciuto un tale livello di pericolo da quando fronteggiamo il terrorismo" ha affermato Valls.
L'episodio si è verificato a Place Royale, nel cuore della città. Il bilancio provvisorio parla di almeno 11 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. Secondo fonti della polizia "l'uomo si è poi inflitto un colpo di pugnale", riportando ferite importanti. La zona è stata evacuata. "Non si può parlare di un atto terroristico", ha detto il Procuratore di Nantes, Brigitte Lamy. "Non ci sono rivendicazioni particolari - ha aggiunto - è stato un atto volontario" precisando però che "l'uomo era conosciuto ai servizi".Lone wolf #Nantes pic.twitter.com/6N81MyLgPn
— Hilaire Belloc (@FeyeNody) 22 Dicembre 2014
Il Presidente francese Francois Hollande ha invitato il Consiglio dei Ministri "a non farsi prendere dal panico" dopo i tre episodi che potrebbero far pensare ad un'escalation del terrorismo. L'Isis ha più volte minacciato attacchi contro la Francia. Il premier Valls ha reso noto che mille francesi sono coinvolti, in un modo o nell'altro, con la jihad in Siria e Iraq, di questi 57 sono già morti. "Non abbiamo mai conosciuto un tale livello di pericolo da quando fronteggiamo il terrorismo" ha affermato Valls.