'Ndrangheta, torna la processione l'Affruntata dopo lo stop dello scorso anno

Calabria 05 aprile 2015C'era grande attesa tra i tremila abitanti di Sant'Onofrio, in Calabria, dopo lo stop dello scorso anno del rito 'l'Affruntata', la processione che nella mattina di Pasqua simboleggia la resurrezione di Cristo e l'incontro con San Giovanni e la Madonna. Il rito era stato interrotto, per la prima volta nella storia, per evitare i rischi di infiltrazione di soggetti vicini alle cosche di 'ndrangheta.

Le inchieste, infatti, hanno consentito di scoprire che i portatori delle statue nel comune in provincia di Vibo Valentia erano decisi dalle cosche per una questione di immagine e prestigio, mentre dall’altra parte elargivano notevoli contributi per la realizzazione della festa religiosa.

Inoltre lo scorso anno a Oppido Mamertina - sempre in Calabria - una processione dei riti pasquali era stata annullata a causa del cosiddetto inchino della statua della Madonna davanti la casa di un boss della 'Ndrangheta.

Quest'anno comunque gli abitanti del comune del Vibonese di Sant'Onofrio hanno potuto riappropriarsi del rito l'Affruntata che vede come momento clou lo strappo del velo nero che avvolge l'Addolorata, scandito dagli applausi dei fedeli sulle note della banda musicale.    

A consentire il ritorno alla normalità per una celebrazione religiosa molto sentita e seguita dalla popolazione, sono state anche le nuove disposizioni impartite nel regolamento predisposto dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Luigi Renzo. I portatori delle statue, infatti, sono stati scelti domenica scorsa per estrazione pescando da un elenco di persone che si erano precedentemente prenotate. A portare la statua della Madonna, quest'anno, sono stati alcuni amministratori locali.