MONDO
Emergenza a una settimana dal terremoto
Nepal, la terra trema ancora: scossa di magnitudo 5.1. Intanto sale il bilancio, oltre 7.000 morti
Epicentro della scossa Barpark, nel distretto di Gorkha. Intanto sale il tragico bilancio delle vittime: i morti hanno superato quota 7.000, di cui 54 stranieri. Il governo: nessuna possibilità di trovare superstiti.Mancano all'appello due italiani
ha reso noto oggi il ministero dell'Interno a Kathmandu. In una comunicazione stasera un responsabile ministeriale ha precisato che i morti sono ora 7.040, di cui 54 stranieri. Il governo di Kathamndu ha poi aggiunto che a questo punto non c'è più alcuna chance di trovare altri sopravvissuti. Le ultime persone ancora estratte salve dalle macerie erano state trovato ormai giovedì, oltre 48 ore fa. Tra gli ultimi corpi recuperati ci sono quelli di due italiani: gli speleologi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli, le cui salme sono state trasferite a Kathmandu. All'appello mancano ancora due connazionali.
Appello Unicef: 15mila bambini a rischio malattia
ll terremoto ha distrutto più di 130.000 case; 3 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare. Circa 24.000 persone attualmente si trovano 13 campi a Katmandu. In un paese dove oltre il 40% dei bambini soffre di malnutrizione cronica, cresce la preoccupazione per la loro alimentazione. L'Unicef lancia l'allarme: almeno 15.000 bambini con malnutrizione acuta grave hanno bisogno di alimenti terapeutici; a questi si aggiungono 288.000 bambini con segni di malnutrizione acuta moderata che necessitano di cure per prevenire le forme più gravi di malnutrizione. "Il terremoto ha causato una distruzione inimmaginabile" ha dichiarato Rownak Khan, Vice Rappresentante Unicef in Nepal. "Gli ospedali sono sovraffollati, l'acqua è scarsa, i corpi sono ancora sepolti dalle macerie e le persone dormono all'aria aperta. Queste sono le condizioni perfette per la proliferazione di malattie".
Storie a lieto fine
Sul campo i soccorritori lavorano in condizioni durissime. I loro sforzi stanno permettendo di scrivere ancora storie a lieto fine. Dopo Pemba Lama, il ragazzo di 15 anni estratto vivo dalle rovine di una guest house a Kathmandu, ieri un team misto nepalese e israeliano ha salvato, dopo 128 ore dal terremoto, anche una donna di 24 anni, Krishna Devi Khadka. Anche la giovane Krishna era rimasta bloccata fra le macerie di una guest house, Janasewa, nel villaggio di Gonggabu, non lontano dalla capitale. La donna è ora ricoverata in ospedale e non è in pericolo di vita.
A Kathmandu il team di soccorso italiano
A Kathmandu è arrivato il team italiano di 36 soccorritori, formato da una task force chirurgica dell'Azienda universitaria pisana e da vigili del fuoco del comando provinciale di Pisa con la coordinazione della Protezione Civile. Il primo compito sarà di montare un ospedale da campo in una area terremotata che deve ancora essere decisa dal governo nepalese. In particolare, l'equipe dei vigili del fuoco, tra cui ci sono quattro ingegneri, offrirà anche la sua esperienza nel campo della valutazione dei danni strutturali degli edifici.