MONDO
L'emergenza dopo il terremoto
Nepal, migliaia di sfollati in fuga da Kathmandu e scoppiano scontri con la polizia
Cresce la rabbia nel paese contro il governo per come sono stati gestiti i soccorsi; migliaia le persone in fuga dalla capitale per raggiungere le zone rurali ancora isolate, alla ricerca delle famiglie. Presa d'assalto la stazione dei bus, scontri con gli agenti antisommossa. Il governo teme 10mila morti. La Farnesina: "Rintracciati 5 italiani, 5 restano irreperibili"
Il governo teme 10mila morti
Il bilancio ufficiale delle vittime ha superato i 5mila, ma il governo stima che i morti potrebbero salire a oltre 10mila, come ha ipotizzato il premier Sushil Koirala. Mano a mano che i soccorsi arrivano nelle valli a nord di Kathmandu, quelli più vicini all'epicentro, il quadro della tragedia si fa sempre più drammatico. Ieri la notizia di 250 dispersi sotto una valanga che ha travolto il villaggio di Ghodatabela, a oltre 2500 metri di quota, situato su un popolare trekking nella scenica valle di di Langtang. Si teme che ci possano essere anche turisti stranieri. Il posto è stato raggiunto dagli elicotteri ma il maltempo ha impedito le operazioni di ricerca.
Un milione i senza tetto
Sono circa un milione i senza tetto secondo le stime del ministero dell'Interno riferite dal quotidiano The Himalayan Times. Il Centro nazionale delle operazioni di emergenza (Neoc) calcola che circa 6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal sisma in 34 distretti. Diverse località, nelle vallate più remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400mila edifici distrutti. Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall'India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu.
4 italiani tra le vittime
Sono quattro gli italiani morti nella zona di Langtang, tuttora difficilmente accessibile. Si tratta degli escursionisti Renzo Benedetti e Marco Pojer e degli speleologi Oskar Piazza e Gigliola Mancinelli. Quest'ultima si trovava nella zona di Langtang insieme a Piazza e ad altri due italiani che sono riusciti a salvarsi seppur con qualche frattura: Giuseppe Antonini e Giovanni Pizzorni. Entrambi sono riusciti a mettersi in contatto con i familiari.
La Farnesina: "Rintracciati 5 italiani, 5 restano irreperibili"
La Farnesina intanto è entrata in contatto con 5 italiani che risultavano non rintracciabili in Nepal. Lo rende noto il Ministero degli Esteri precisando che ne restano ancora 5 da rintracciare. "La ricerca dei connazionali da parte dell'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri - si legge in una nota - è proseguita senza sosta, consentendo in queste ultime ore di riprendere i contatti con 5 italiani che risultavano non rintracciabili. Al momento scende quindi a 5 il numero degli italiani che la Farnesina sta ancora cercando di contattare".