MONDO
Il premier israeliano: "L'Iran è un pericolo"
Firenze, Renzi incontra Netanyahu: "Uniti contro il terrorismo"
"Sono rimasto impressionato in modo enorme dall'Expo di Milano. Testimonianza della creatività del popolo italiano e della tua leadership", ha detto il premier israeliano, Netanyahu a Matteo Renzi, in conferenza stampa a Firenze
Uniti contro il terrorismo e la barbarie
"C'è bisogno dell'impegno di tutti e l'Italia è al fianco di Israele contro il terrorismo per riportare la pace in tutta la regione", ha assicurato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi nelle dichiarazioni congiunte con il premier israeliano. "Ci unisce - ha aggiunto Renzi - l'essere figli di una grande storia culturale, una comunanza di valori, volta a mantenere pace, nella lotta contro il terrorismo e contro tutte le forme di barbarie, soprattutto in Medio Oriente e nel Mediterraneo".
"Possiamo espanderci insieme nel settore scientifico, della ricerca, dell'agricoltura e questo ci aiuterà nella comune lotta al terrorismo", ha osservato il premier israeliano Netanyahu.
Renzi: con Israele cooperazione non solo diplomatica, ma di amicizia
"La cooperazione Italia-Israele non è soltanto a livello di governi e diplomatico, ma è
innanzitutto una cooperazione di amicizia che tocca in profondità ciò che siamo. Ho avuto modo di toccarla con mano nella visita in Israele e credo che oggi questa visita possa permettere di verificare quanto di bello ci sia da parte italiana", ha detto Renzi al primo ministro di Israele.
Il premier israeliano a Renzi: "Eccezionale il tuo discorso alla Knesset"
"La tua visita in Israele ha fatto una grandissima impressione", ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ricordando come tutto il popolo israeliano sia rimasto "commosso" dal discorso "storico", "eccezionale" del premier italiano alla Knesset.
Netanyahu: l'Iran è un pericolo, il programma nucleare ha scopi "non civili ma militari"
"La civiltà è sotto assedio dello stato islamico militante che vuole catturare il mondo, ma c'è anche un altra minaccia: lo stato islamico dell'Iran" il cui programma nucleare ha scopi "non civili ma militari", ha voluto chiarire Benjamin Netanyahu. Che ha ribadito: "E' un grande pericolo per il futuro quello che viene dallo stato islamico dell'Iran".
"Israele non si oppone a un programma nucleare civile, ma a quello militare e purtroppo l'accordo consente di mantenere un apparato militare non necessario per lo scopo civile. Questo metterà l'Iran nelle condizioni di mantenere un intero arsenale atomico. Ed è questo è il pericolo che viene dallo stato islamico dell'Iran. Un pericolo per il mondo e in particolare per il Nord Africa", ha affermato il premier israeliano. "Sarà più difficile affrontare la minaccia nucleare in futuro", ha concluso Netanyahu.
"Vogliamo vedere il mondo in futuro, il mondo dei nostri bambini, che sia un mondo sicuro, un mondo di pace e di prosperità.- ha aggiunto Netanyahu - Quindi vogliamo vedere quello che possiamo fare noi e voi, insieme, in amicizia, un'amicizia sempre crescente che credo possa essere di vantaggio sia a noi che a voi, cioé l'un l'altro ma soprattutto di vantaggio per il mondo intero.
Netanyahu: "Insieme possiamo crescere, Expo esempio di creatività italiana"
"L'Expo di Milano è l'esempio della creatività italiana", ha detto Benjamin Netanyahu, parlando della collaborazione con l'Italia nel campo della ricerca e dell'innovazione. "Possiamo espanderci insieme nel settore agricolo, tecnologico e nella lotta al terrorismo. Chi si guadagna il futuro è colui che innova e l'Italia ha sempre fatto moltissimo sotto questo aspetto, basti pensare a Michelangelo. Insieme si può fare di più e meglio che da soli", ha aggiunto Netanyahu.
Renzi: incontro Italia-Israele dove lavorò Machiavelli
"Ho una sorpresa per stasera: l'incontro ufficiale delle due delegazioni italiana e israeliana si terrà qui nella stanza in cui lavorava Machiavelli", ha annunciato a Palazzo Vecchio a Firenze il premier Matteo Renzi, all'inizio dell'incontro con la stampa. Renzi ha spiegato: "Molte persone ritengono che Machiavelli fosse un uomo terribile, ma io credo che, in un momento come questo in cui c'è da costruire la pace, Machiavelli possa essere un modello politico".
Cena blindata in un noto ristorante fiorentino
Dopo il punto con la stampa cena 'blindata' per Matteo Renzi, Benjamin Netanyahu e le rispettive signore in un noto ristorante fiorentino: mezzi di polizia e carabinieri in forze nella zona a due passi da Santa Croce.
Dopo le dichiarazioni alla stampa, i due leader hanno tenuto i consueti incontri bilaterali in cui hanno potuto sviluppare ulteriormente i temi citati durante le dichiarazioni alla stampa: a cominciare da medio oriente e terrorismo internazionale. Contemporaneamente, la signora Agnese Landini ha provveduto ad accompagnare la first lady israeliana per le bellezze di Palazzo Vecchio.
La visita alla sinagoga la mattina
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e la moglie Sarah avevano raggiunto stamani, giorno di Shabbat, a piedi la sinagoga di Firenze. Ad accompagnare la coppia, il rabbino Levi e la presidente della comunità fiorentina Sarah Cividalli.
Poi, Netanyahu e la moglie, vestiti in maniera informale, si sono concessi due passi nella vicina piazza D'Azeglio, prima di rientrare in albergo. In piazza non sono mancati i saluti da parte di alcuni fiorentini con strette di mano al premier israeliano.
"Italiani, dovete abbassare le tasse"
Durante la sua visita ad Expo di giovedì 27 agosto, Netanyahu ha spiegato la soluzione che l’Italia dovrebbe adottare per risolvere il problema delle tasse eccessivamente elevate.
Il primo ministro israeliano si trovava a cena con il commissario di Expo Giuseppe Sala e la commissaria del padiglione Italia, l’imprenditrice Diana Bracco. Quando gli è stato raccontato che in Italia la tassazione è spesso superiore al 50 per cento, Netanyahu è rimasto molto sorpreso e si è messo a disegnare sul retro di un menù un grafico.
Netanyahu ha disegnato la cosiddetta “Curva di Laffer”, uno schema che rappresenta una delle possibili interazioni tra livello delle imposte e gettito fiscale. Il principio alla base della Curva di Laffer è che quando le imposte sono al 100 per cento o allo zero per cento il gettito che ottiene lo stato è lo stesso, e cioè zero. Questo perché in un caso lo Stato non raccoglie tasse e nel secondo le tasse sono così alte che nessuno ha incentivi a lavorare. Tra questi due livelli di imposizione fiscale esiste una “curva”, appunto, che sale raggiungendo un livello di tassazione ottimale e comincia a scendere mano a mano che pagare le tasse diviene sempre meno conveniente. Quello che la “Curva di Laffer” non dice, però, è quale sia il livello di tassazione ottimale, che dipende da centinaia di variabili probabilmente impossibili da calcolare.