MONDO
Il rapporto approvato con 390 voti a favore
Nozze Gay. Il Parlamento Europeo: "Sono un diritto umano"
Il relatore del provvedimento è l'eurodeputato italiano del Pd Pier Antonio Panzeri. Strasburgo invita gli Stati a dotarsi di una legislazione
"Passare dalle parole ai fatti"
"Un rapporto di 80 pagine che manda due messaggi fondamentali di natura politica commenta il relatore del Pd: i diritti non possono essere considerati un lusso, quindi l'invito espresso è passare dalle parole ai fatti".
Già 17 Paesi in Europa sono dotati di legislazioni in materia
Secondo Panzieri il passo in avanti è "molto importante, perché si mette da parte il principio di sussidiarietà e si invitano gli Stati membri a seguire o copiare quei paesi, ormai 17, l'ultimo la Slovenia, che si sono dotati di legislazioni in materia. Un invito
particolarmente per l'Italia, che ha una certa riluttanza e difficoltà su questo argomento". Tant'è che nel Rapporto si esplicita che la "legalizzazione del matrimonio e delle unioni civili tra persone dello stesso sesso" è ormai realtà "in un numero crescente di paesi nel mondo".
Divisioni nel Pd e nel centrodestra
Gli eurodeputati Pd Luigi Morgano e Damiano Zoffoli votano no al paragrafo sulla
promozione delle unioni civili approvato oggi dal Parlamento Ue a larga maggioranza. Tra gli astenuti anche la capodelegazione Pd a Strasburgo Patrizia Toia e Caterina Chinnici. Silvia Costa, altra esponente dell'ala cattolica Pd, presente in aula non ha votato, approvando però la risoluzione finale sulla Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo firmata dal compagno di partito Antonio Panzeri. Il testo finale ha avuto anche il sì di Toia e Chinnici mentre Morgano e Zoffoli hanno ribadito il loro parere negativo. Divisioni anche nel centrodestra, con Giovanni La Via di Ncd e Herbert Dorfmann del Svp che hanno detto sì al passaggio sulle unioni civili, al pari del grosso del Ppe, mentre il resto delle delegazione popolare italiana votava contro. La Via ha poi votato contro la risoluzione finale, seguendo la delegazione italiana, mentre Dorfmann e Barbara Matera si sono astenuti.