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MONDO

Conferenza stampa di fine anno

Obama: "Nel 2014 l'America ha fatto grandi passi avanti"

Il riferimento è soprattutto all'economia e all'occupazione. Ma anche alle crisi internazionali, all'ambiente e al sistema giudiziario. Durante il discorso Obama ha parlato inoltre della decisione della Sony di ritirare il film 'The Interview' dopo gli attacchi hacker alla società che l'Fbi ha attribuito alla Corea del Nord di Kim Jong-un  

Obama (Ap)
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Stati Uniti "Avevo detto che il 2014 sarebbe stato l'anno dell'azione. E in quest'anno l'America ha fatto grandi passi in avanti", soprattutto sul fronte dell'economia e dell'occupazione. Ma anche sul fronte delle crisi internazionali, dell'ambiente e del sistema giudiziario: lo ha detto il presidente Usa Barack Obama nella conferenza stampa di fine anno.

"Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto" in sei anni dalla crisi, ha precisato Obama, sottolineando che la ripresa, la rinascita degli Stati Uniti è reale. L'economia americana ha avuto una perfomance migliore di quelle del resto del mondo, ha aggiunto. Gli Stati Uniti possono iniziare il 2015 "con rinnovata fiducia".

L'occupazione
Obama ha sottolineato in particolare l'aumento dell'occupazione. "Da 57 mesi - ha detto - abbiamo creato sempre nuovi posti di lavoro, con posizioni permanenti nell'industria" che hanno determinato un "miglioramento importante per la classe media", producendo un "aumento dei salari".

Lo scenario internazionale
Il presidente americano ha poi dichiarato: "Sono energico e pronto per i prossimi due anni. Sono sincero quando dico che voglio lavorare con questo Congresso per far funzionare le cose per un periodo di compromesso". Nelle sue parole anche il riferimento agli scenari internazionali: "Abbiamo guidato la coalizione internazionale contro l'Isis, abbiamo lavorato nella crisi Ucraina, abbiamo guidato la risposta a Ebola e ci siamo impegnati per i cambiamenti climatici", dichiarato.

La svolta Usa-Cuba
Obama ha parlato anche della storica svolta Usa-Cuba. "Cuba è ancora un regime che
reprime il suo popolo, e comprendo le preoccupazioni degli attivisti per i diritti umani. Ma da L'Avana sono arrivate delle aperture che non si erano mai viste e questo ci consente una maggiore influenza: è la migliore opportunità per un cambiamento" ha detto.

Il caso del film "The interview"
Durante il suo discorso, Obama ha commentato la decisione della Sony di ritirare il film satira 'The Interview' dopo gli attacchi hacker alla società che l'Fbi ha attribuito alla Corea del Nord di Kim Jong-un. "La decisione della Sony di cancellare l'uscita del film è sbagliata"  ha detto Obama, pur sottolineando di capire le preoccupazioni della società, anche per i danni significativi causati dagli hacker. "Non ci può essere un dittatore che impone la censura negli Stati Uniti, che ci impone di autocensurarci" ha sottolineato. Obama ha poi annunciato che gli Stati Uniti risponderanno all'attacco informatico portato avanti da Pyongyang contro la Sony. "Risponderemo in modo proporzionale, nei tempi e modi che stabiliremo", ha affermato il presidente indicando l'urgenza un'architettura complessiva contro i cyber-attacchi che mettono a rischio la sicurezza nazionale.
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