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ECONOMIA

Difficile rispettare i vincoli di finanza pubblica

Padoan, "In Italia la priorità è la ripresa non ridurre il deficit"

Il Ministro dell'Economia intervistato da Repubblica dice "restano ostacoli alla crescita, pervasivi, che vanno aggrediti con le riforme". Indica i tre pilastri dell'azione del Governo: riforme strutturali, sostegno agli investimenti e manovra finanziaria

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La priorità dell'Italia è la manovra per la ripresa non il deficit. Sono le parole del Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan indirizzate alla Ue e alla Bce. Intervistato da Repubblica ribadisce che per la crescita serve un mix di politiche: riforma strutturali ma anche, nei Paesi che hanno margini di bilancio, "politiche espansive". E una critica rivolta a Berlino: "sbaglia quando dice che non si devono dare margini all'Italia, altrimenti non si fanno le riforme". Definisce "sterili" i dibattiti sui valori-soglia del debito anche se assicura che ridurlo "è il nostro obiettivo".

La priorità dunque è la ripresa. In Italia "restano ostacoli alla crescita, pervasivi, che vanno aggrediti con le riforme", questa la strada indicata dal Ministro. "È una recessione lunga, che però si sta attenuando e da cui stiamo gradualmente uscendo. Questa si è aggiunta a due decenni negativi per la produttività e di perdita di competitività". L'Italia non è paragonabile a Paesi come la Grecia "È un Paese più complesso, è la seconda economia manifatturiera del continente".

La legge di Stabilità tiene conto di "un quadro macroeconomico è profondamente deteriorato rispetto anche solo a cinque mesi fa. Questo rende più difficile rispettare i vincoli di finanza pubblica. La manovra di bilancio parte da questo presupposto. Il secondo presupposto è che il 3% non viene valicato". 
Lo sforzo del governo è basato su tre pilastri: le riforme strutturali e in particolare quella del lavoro, che è cruciale; un risanamento favorevole alla crescita, cioè misure volte ad abbattere i costi per le imprese derivanti dal cuneo fiscale sul lavoro, tramite tagli di spesa; un sostegno agli investimenti soprattutto privati''. Ed è sugli investimenti che punta l'attenzione, la "via maestra per creare lavoro". La manovra finanziaria, di riforme strutturali e di sostegno agli investimenti sono tre componenti della stessa strategia dice Padoan. 

Dove trovare i tagli per raggiungere l'obiettivo dei 20 miliardi, sottolinea il Ministro, ''Lo stiamo vedendo in questi giorni insieme alla presidenza del Consiglio. È un esercizio che riguarda il mio ministero, tutti gli altri, ma anche Regioni ed enti locali''.
''Certo - precisa - prenderà in considerazione anche le tax expenditures, cioè deduzioni e detrazioni. A priori non ci sono voci che non vengono esaminate. Il che non vuol dire tagliare, ma valutare. Sarà una questione di scelte politiche''.


 
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